Borsa Milano debole, Saipem non fa prezzo in avvio aumento, giù Mediobanca, Generali

Reuters

Pubblicato 27.06.2022 16:12

MILANO (Reuters) - Indici leggermente negativi a Piazza Affari in una seduta comunque piena di spunti legati sia all'aumento di capitale di Saipem (BIT:SPMI) sia alla morte del fondatore di Luxottica (BIT:LUX) Leonardo Del vecchio annunciata stamani.

Andamento diverso sugli altri mercati europei con il Dax tedesco che invece avanza di circa l'1%.

A Wall Street dopo il rally di venerdì scorso, le attese sono per un avvio in rialzo anche oggi.

A livello macro gli investitori attendono eventuali indicazioni dal forum Bce al via oggi a Sintra e importanti dati sull'inflazione nei prossimi giorni.

Intorno alle 12,35 l'indice FTSE Mib arretra dello 0,5%. Volumi intorno ai 660 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Non riescono a fare prezzo i diritti e le azioni Saipem nel primo giorno dell'aumento di capitale iperdiluitivo da 2 miliardi di euro. Troppo forte la pressione in vendita per i primi, mentre le azioni segnano un indicativo in rialzo. "Considerando che il valore dei diritti rappresenta circa il 96% dell'attuale capitalizzazione di mercato, ci aspettiamo un'alta volatilità nel prezzo nelle prossime sedute", scrive il broker Bestinver.

Nel settore oil ancora negativa Eni (BIT:ENI) (-1,22%) che prosegue nella fase discendente avviata venerdì scorso dall'annuncio del rinvio del progetto di Ipo di Plenitude.

Sbandano Mediobanca (BIT:MDBI) e Generali (BIT:GASI), in calo rispettivamente del 3,1% e del 2,5%, ma in recupero dai minimi, dopo la notizia della scomparsa di Del Vecchio, con il mercato che teme un disimpegno delle partecipazioni del fondatore di Luxottica. "Con la morte di Del Vecchio ci sono timori di un disimpegno in Mediobanca e Generali. Lui aveva un disegno, ma bisogna vedere che cosa faranno gli eredi o se ha dato delle direttive da seguire e possano prendere in mano la situazione. Questo spiega la reazione negativa dei due titoli in Borsa", sottolinea un trader.

Sul resto del comparto bancario, venduto quest'oggi, svetta in controtrend Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) con un balzo del 2,45% sull'annuncio di dar seguito alla metà del buyback da 3,4 miliardi di euro a partire dal prossimo 4 luglio. Si tratta di un'operazione comunque rilevante che dà sostegno ai titoli..

Vendute le utility dopo il recente recupero: Enel (BIT:ENEI) arretra dell'1,3%, A2A (BIT:A2) del 2,5%, ItalGas del 2,3%, Terna (BIT:TRN) e Snam (BIT:SRG) sono in calo di oltre l'1%.

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