Borsa Milano fiacca, ciclici deboli dopo dati Cina, ancora acquisti su Mps

Reuters

Pubblicato 31.05.2023 12:14

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue la seduta in lieve calo, in linea con il resto d'Europa dopo gli ultimi dati che mostrano un rallentamento dell'economia cinese.

Anche i futures sugli indici Usa sono negativi e pesano sull'umore degli investitori nonostante i segnali di raffreddamento dell'inflazione in Germania e Francia; l'aumento dei prezzi rallenta anche in Italia, ma meno del previsto, mentre l'Istat ha ritoccato al rialzo la stima sul Pil del primo trimestre, confermando il percorso di ripresa dell'economia italiana a inizio 2023.

La Bce dovrà procedere con la "necessaria gradualità", proseguendo la sua azione per un "rientro progressivo, ma non lento" dell'inflazione entro l'obiettivo del 2%, ha commentato oggi il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco.

Intorno alle 12,00 il Ftse Mib perde lo 0,34%. Volumi intorno a 850 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Migliora l'intonazione delle banche che in media cedono lo 0,1%, poco meglio del settore europeo. Protagonista anche oggi è Mps (BIT:BMPS), che sale di quasi il 4%, dopo essere stata brevemente in asta di volatilità, sempre sull'onda delle speculazioni sul percorso di consolidamento dopo le parole dei giorni scorsi del ministro Giorgetti e, ieri, dell'AD Luigi Lovaglio. Non sono bastate a raffreddare il titolo le dichiarazioni di oggi del presidente di Banco Bpm (BIT:BAMI) (-0,3%) Massimo Tononi, che ha ribadito che la banca non è interessata a una aggregazione con l'istituto senese.

In lieve rialzo (+0,3%) Intesa Sanpaolo (BIT:ISP), cede l'1% Unicredit (BIT:CRDI). In luce nel risparmio gestito Finecobank (BIT:FBK) (+1,1%).

Tra i titoli positivi, i difensivi Amplifon (BIT:AMPF), Diasorin (BIT:DIAS) e Campari (BIT:CPRI).

Le vendite insistono invece sui titoli ciclici, che risentono dei timori di rallentamento dell'economia globale dopo i Pmi cinesi.

Nell'automotive, Stellantis (BIT:STLAM) -1,4%, Pirelli (BIT:PIRC) -1,7%.

Iveco perde l'1,3%. Ieri, le concorrenti giapponesi Mitsubishi Fuso Truck & Bus e Hino hanno annunciato una fusione tra pari. "Sebbene il deal riguardi player operanti prevalentemente in una geografia dove Iveco è assente, l'operazione dimostra la necessità di aggregazioni per condividere gli investimenti necessari per la transizione tecnologica", commenta Equita nel daily di oggi.