Borsa Milano gira in negativo, forti Mediaset, Mondadori, banche, flette Exor

Reuters

Pubblicato 04.09.2020 16:31

Aggiornato 05.09.2020 04:54

MILANO, 4 settembre (Reuters) - Come ieri il rialzo a Piazza Affari perde slancio nel pomeriggio, nonostante il tasso di disoccupazione Usa sia sceso sotto il 10% e l'apertura positiva del Dow Jones.

Ma a pesare sui mercati sono tuttavia i ribassi dei tecnologici con il nuovo calo del Nasdaq dopo i massimi storici toccati di recente.

Sul fronte materie prime il greggio si muove in lieve flessione sotto i 44 dollari al barile, mentre lo spread del rendimento fra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta intorno ai 149 punti base.

Sempre sostenuta Mediaset (MI:MS), ma sotto i massimi di seduta con un balzo superiore al 6%. La salita è partita già ieri dopo che la Corte di Giustizia europea ha stabilito che la norma italiana che ha imposto a Vivendi (PA:VIV) di mantenere una partecipazione in Mediaset inferiore al 10% dei diritti di voto rispetto al 29,9% detenuto è contraria alle leggi europee. Da parte sua il Biscione, alla luce di questa sentenza, ha sottolineato che valuterà con massimo interesse ogni nuova possibilità di business nel settore a partire da sviluppi rete unica nazionale in fibra. E' di stamane poi la notizia del ricovero al San Raffaele di Milano di Silvio Berlusconi per accertamenti dopo essere risultato positivo al coronavirus nei giorni scorsi.

In scia salgono anche gli altri editoriali della galassia Berlusconi, in particolare Mondadori (MI:MOED) (+7,3%), controllata sempre da Fininvest.

Denaro anche su Tiscali (MI:TIS), un po' sull'ottovolante di recente con un balzo dell'8,2%. Stamani la società di tlc sarda ha reso noto che l'accordo con Tim (MI:TLIT) sarà firmato entro il 31 ottobre e vede miglioramenti sull'Ebitda a partire dal quarto trimestre.

Scivola in negativo, invece, Atlantia (MI:ATL) (-1,2%) dopo che ieri il Cda straordinario ha approvato la costituzione della newco per la scissione fino all'88% di Autostrade per l'Italia, prepodeutica all'uscita dei Benetton da Aspi e all'ingresso di Cdp. "Una decisione in linea con le attese, anche se la situazione è ancora complessa", rileva un trader.

Raccolte le banche un po' in tutta Europa dopo che le spagnole Bankia (MC:BKIA) e Caixabank (MC:CABK) hanno annunciato che stanno valutando una fusione per creare il più grande istituto di credito spagnolo. Le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) sono in rialzo fra lo 0,5% e il 2,2%. Corre Banco Bpm (MI:BAMI) che guadagna il 3,7%.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Venduta Exor (MI:EXOR) (-2,2%), penalizzata dai risultati del primo semestre resi noti ieri, valutati dai broker come non particolarmente soprendenti e comunque impattati dagli effetti della pandemia.

Sugli scudi Amplifon (MI:AMPF) (+1,9%) a seguito dell'upgrade di Jefferies a 'buy'.

Giù i tecnologici in scia calo del Nasdaq e quindi Stm (PA:STM) registra un calo dell'1,2%.

Trascurate le utility, come Snam (MI:SRG), Italgas (MI:IG), Terna (MI:TRN) e A2A (MI:A2), tutte in territorio negativo e ribassi compresi fra 1,3% e 1%.