BORSA MILANO in calo con Wall Street, bene utility, giù oil, fermento editoria

Reuters

Pubblicato 25.03.2021 16:51

MILANO, 25 marzo (Reuters) - Wall Street negativa influenza anche la seduta odierna di Piazza Affari, che si muove debole fra scambi rarefatti e con gli indici in trading range stretto: gli investitori si mostrano restii a entrare sui titoli azionari, mentre si annunciano nuove restrizioni in Europa per far fronte alla pandemia che accrescono i dubbi su quando ci sarà l'uscita dalla crisi.

In calo il prezzo del Brent poco sopra i 63 dollari al barile dopo il balzo di ieri dovuto al fatto che un gigantesco container si è arenato nel canale di Suez, bloccando la circolazione delle navi. A pesare sulla materia prima, anche in questo caso, le nuove restrizioni anticovid in Europa che risvegliano timori sulla domanda per i derivati del petrolio.

In lieve rialzo lo spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi che si muove sui 97 punti base.

Tra i titoli in evidenza:

** Il calo del greggio trascina in basso le oil company, come Saipem (MI:SPMI) (-2,2%), Eni (MI:ENI)(-1,9%) e Tenaris (MI:TENR) (-3,4%).

** Rimbalzo, invece, per il settore delle utility e in particolare le ex municipalizzate che garantiscono rendimenti positivi nell'attuale momento di incertezza: A2A (MI:A2) in salita dello 0,6, Acea (MI:ACE) dell'0,9%; Iren (MI:IREE) (+0,9%), post risultati 2020 in linea con le attese; Hera (MI:HRA) balza di oltre il 3% sempre in scia dei risultati, "sostanzialmente in linea, mentre l'outlook per il 2021 è in miglioramento".

** Rientra il balzo di Atlantia (MI:ATL) (-0,8%) dopo che un quotidiano ha scritto che il consorzio guidato da Cdp dovrebbe presentare sabato una nuova offerta al rialzo per l'88% di Autostrade per l'Italia, spianando la strada a un'intesa in tempi rapidi.

* E non si arresta il flusso in vendita su Leonardo, che si muove in calo del 2,3%, dopo il tonfo di ieri, sulla scia dell'annuncio del rinvio dell'Ipo della controllata americana Drs, in quanto le avverse condizioni di mercato non ne hanno consentito un'adeguata valutazione.

** Vendute le banche, con le big Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che cedono lo 0,7%. Fa peggio Bper (MI:EMII) in flessione dell'1,8%.

** Ben raccolta Cattolica (+1,6%) dopo i risultati 2020 e la conferma della guidance per l'anno in corso. Un broker evidenzia che le indicazioni dal bilancio 2020 sono state superiori alle attese e alla stessa guidance fornita dalla società a livello operativo.

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** Spunti su Tim (MI:TLIT) in salita dello 0,7%, sotto i massimi di seduta, con il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, che ha sollecitato le parti coinvolte nel progetto della rete unica a fare chiarezza "prima di Pasqua". Il titolo era sceso parecchio nelle scorse sedute proprio a causa dell'incertezza sul tema. Sempre secondo Bestinver, "le dichiarazioni di Giorgetti chiariscono una volta per tutte, lo speriamo, la visione del governo italiano sulla rete unica e sulla sua governance".

** Fermento sul settore editoriale dopo che Google (NASDAQ:GOOGL) ha firmato in Italia nuovi accordi di licenza con una serie di editori, tra cui le quotate Rcs (MI:RCSM) Media Group, che tuttavia oggi storna (-1,9%), mentre continua a correre Il Fatto Quotidiano, sospesa al rialzo con un +11% che si aggiunge al +16% registrato ieri e con il titolo tornato sui livelli di aprile 2019. Strappa anche Class Editori, sospesa al rialzo con un balzo del 24%, non citata negli accordi resi noti ieri. Ma in forte rialzo sono anche Il Sole 24 ore(+4,2%), Monrif (MI:EDII) (+9,5%), piatta invece Caltagirone Edirtore. Denaro anche Mediaset (MI:MS), fuori dall'accordo, che ieri ha perso il 3% e oggi rimbalza del 2,8%. Di fatto chi ha venduto ieri oggi si è ricoperto. Riferendosi a Rcs, nel daily Equita sottolinea che "si tratta di una novità positiva perché i siti del gruppo avranno maggiore visibilità e potranno monetizzare il traffico sia attraverso la raccolta pubblicitaria che attraverso l'incremento dei sottoscrittori".

** Fuori dal paniere raccolta anche DE LONGHI (+1,5%) che stamani ha confermato la propria strategia per il triennio 2021-23 che vede una crescita media annua delle vendite a due cifre e un aumento della marginalità sui ricavi.