Borsa Milano in calo zavorrata da tensioni Ucraina, sale Enel, tonfo Webuild

Reuters

Pubblicato 18.03.2022 13:48

MILANO (Reuters) - Piazza Affari vira in territorio negativo e si allinea agli altri mercati europei, in una seduta caratterizzata inizialmente da grande volatilità.

I mercati, azionario milanese incluso, risentono delle incertezze sul conflitto in Ucraina, nonostante i prezzi del greggio siano calati e i rialzi dei tassi da parte di vari istituti centrali non abbiano pesato troppo sulle borse europee.

Gli occhi degli investitori sono ancora puntati sulla crisi in Ucraina, dove stamani un attacco missilistico russo ha colpito i pressi dell'aeroporto di Leopoli, mentre l'ennesimo stallo di ieri nei colloqui di pace tra Mosca e Kiev non lascia intravedere una conclusione rapida del conflitto.

Il presidente russo Vladimir Putin ha inoltre detto che Kiev sta tentando di rallentare i colloqui di pace con la Russia, ma nuovi sviluppi si attendono nella giornata odierna, con il presidente Usa Biden impegnato alle 14, ora italiana, in una conversazione telefonica con il cinese Xi.

Anche i futures Usa sembrano indicare un'apertura di Wall Street in territorio negativo.

Intorno alle 13,00 l'indice FTSE Mib perde l'1%, volumi sui 1,4 miliardi.

Tra i titoli in evidenza:

Bancari ancora in calo dopo i ribassi di ieri. Intesa Sanpaolo (MI:ISP) perde 1,5%, Unicredit (MI:CRDI) cede 1,9% e Banco Bpm (MI:BAMI) arretra 1,3%, mentre Bper (MI:EMII) segna -0,2%. Anche Banca Monte Paschi inverte la rotta e perde 1,5%.

Enel (MI:ENEI) prosegue la propria seduta positiva con un guadagno di 1% circa sull'onda dei risultati 2021 resi noti ieri. Equita conferma la view positiva sul titolo e sostiene che il profilo Enel è "attractive" dopo "buone indicazioni per il 2022".

Tonfo di Webuild che perde oltre il 5% dopo un'apertura in territorio positivo. Sul titolo pesano i risultati 2021 pubblicati stamani prima dell'apertura dei mercati.

Perde anche Telecom Italia (MI:TLIT) (-2,5%). Ieri è emerso dal bilancio che dovrà affrontare una richiesta di risarcimento danni aumentata a 2,6 miliardi nella causa relativa al presunto abuso di posizione dominante nel mercato della banda larga dopo la citazione da parte della rivale Open Fiber. Le azioni di risparmio cedono 2,8%.

Peggiora ulteriormente il settore automotive: Iveco perde il 4% dopo il balzo della vigilia, Stellantis (MI:STLA) il 3,5% e anche Pirelli (MI:PIRC) fa registrare un calo (-2,6%) dopo che ieri sera ha annunciato di aver bloccato gli investimenti in Russia, ad eccezione di quelli legati alla sicurezza, e di essere intenzionata a limitare gradualmente le attività delle fabbriche al finanziamento di stipendi e servizi ai dipendenti.

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I petroliferi non beneficiano dello stallo dei negoziati in Ucraina che alimentano timori di nuove sanzioni. Saipem (MI:SPMI) cede 2,7% e Eni (MI:ENI) perde 1,6%, mentre Tenaris (MI:TENR) cede 0,2%.