Borsa Milano in forte calo con Nasdaq, vendute Stm, Tiscali, bene Pirelli

Reuters

Pubblicato 08.09.2020 16:41

MILANO, 8 settembre (Reuters) - Brusco calo per gli indici a Piazza Affari, e più in generale su tutti i mercati europei, che risentono dell'avvio negativo di Wall Street, e in particolare del Nasdaq dopo la festività di ieri. Gli occhi degli investitori sono, infatti, proprio puntati sui titoli tecnologici che stanno estendendo il ribasso della scorsa settimana.

A pesare sui listini anche le nuove tensioni sui negoziati per la Brexit e sui timori di una uscita della Gran Bretagna senza un accordo commerciale con la Ue. A questo si aggiunge anche il crollo del prezzo del petrolio sotto i 40 dollari al barile a causa dei timori legati alla domanda.

"Oggi le vendite sono copiose un po' su tutti i comparti e restano i timori legati all'economia", osserva un trader.

Il forte calo del Nasdaq spinge le vendite su Stm (PA:STM), in ribasso del 4,7%. Ma è tutto il settore high tech a essere bersagliato dalla lettera a livello europeo con un calo dello stoxx settoriale del 3,6%.

In controtendenza Pirelli (MI:PIRC), la migliore del listino principale con un rialzo intorno oltre il 3%, aiutata dalla promozione di Citigroup a "buy" da "sell", con il target price che passa a 4,6 euro da 3,4 euro.

Mediaset (MI:MS) un po' volatile, ma tiene le posizioni e segna un rialzo dello 0,66% nel giorno del Cda sui conti del primo semestre. Inoltre, secondo quanto riferito ieri da una fonte, l'AD Pier Silvio Berlusconi e l'amministratore delegato di Vivendi (PA:VIV) Arnaud de Puyfontaine potrebbero riprendere i contatti a breve per discutere della complessa vicenda legale che coinvolge i due gruppi. "L'appeal speculativo su Mediaset è comunque legato ad un accordo con Fininvest, e potrebbe passare per un accordo che in qualche modo valorizzi le cause per danni avviate dalla società in questi anni", spiegano gli analisti di Equita.

Venduta Atlantia (MI:ATL) in flessione del 2,6%, che annulla il rialzo registrato ieri dal titolo sulle attese di una chiusura imminente per il riassetto di Aspi con la fuoriuscita della famiglia Benetton e l'ingresso nel capitale di Cdp.

Venduta anche Prysmian (MI:PRY) in calo del 2,4%. Giù le utility con Snam (MI:SRG) in flessione del 2,3%.

Molto male i petroliferi travolti dal calo del greggio: ENI (MI:ENI) in flessione del 3,6%, Tenaris (MI:TENR) perde il 4%.

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Fra le banche, le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) cedono fra l'1,8% e il 3,2% circa. Banco Bpm (MI:BAMI) inverte il balzo di avvio seduta e perde oltre l'1%.

Prese di profitto su Nexi (MI:NEXII) (-1,5%) dopo il balzo di ieri.

Molto volatile Tiscali (MI:TIS) in flessione del 12,8% dopo il forte rialzo messo a segno ieri. Giù anche Tim (MI:TLIT) (-2,2%).