Borsa Milano in lieve rialzo dopo inflazione zona euro, banche in flessione, bene utility

Reuters

Pubblicato 31.03.2023 13:41

MILANO (Reuters) - Piazza Affari riprende terreno, in linea al resto dei listini continentali, sostenuta dai dati dell'inflazione della zona euro che a marzo ha registrato un rallentamento record.

Nell'Eurozona l'indice dei prezzi al consumo sono aumentati del 6,9% a marzo dopo un incremento del'8,5% il mese precedente, registrando la maggiore flessione da quando l'Eurostat ha iniziato a raccogliere dati nel 1991.

Nonostante la componente cosiddetta 'core', che esclude i prezzi volatili dell'energia e dei generi alimentari - la più attentamente monitorata dalla Bce -, sia ancora su livelli elevati, il mercato sembra comunque puntare ad una prospettiva di rallentamento della stretta monetaria.

Sempre in tema di mosse delle banche centrali l'attesa di oggi è per le indicazioni sui prezzi al consumo negli Stati Uniti.

In questo quadro, l'ultima seduta della settima conferma il recupero dell'azionario e il ritorno alla propensione al rischio dopo le recenti tensioni per la crisi del settore bancario.

L'attività è prevalentemente concentrata sugli ultimi aggiustamenti di portafogli di fine trimestre, con qualche presa di beneficio nel comparto del credito.

Intorno alle 13,20 il Ftse Mib è in rialzo dello 0,25% circa. Scambi modesti sull'intero listino milanese pari a circa 700 milioni di euro.

Dopo un marzo turbolento e che si avvia a chiudere in rosso, il saldo del primo trimestre per l'indice principale di Piazza Affari vede un andamento positivo di oltre il 14%.

Tra i titoli in evidenza:

Il settore bancario è in flessione dello 0,4%. L'allentamento delle tensioni sul settore innescate dai fallimenti in Usa e la crisi di Credit Suisse ha consentito all'indice del comparto di recuperare oltre il 5% in questa settimana, ma da inizio marzo la perdita complessiva è pesante, attorno al 10%.

Le prese di profitto si concentrano oggi su BANCO BPM (BIT:BAMI) in calo del'1,3% e BPER (BIT:EMII) -0,8%, mentre UNICREDIT (BIT:CRDI) arretra dello 0,4% nel giorno dell'assemblea.

In fondo al FTSE Mib DIASORIN (BIT:DIAS) perde l'1,4% dopo che a inizio settimana aveva deluso il mercato per i risultati 2022 e la guidance sull'anno in corso.

Gli acquisti si dirigono sui titoli più difensivi, come energetici e utility che beneficiano del calo dei rendimenti dei titoli di Stato. A2A (BIT:A2) sale dell'1,5%, HERA (BIT:HRA) ed ENEL (BIT:ENEI) dell'1,3% circa.