Borsa Milano in profondo rosso, spaventa virus, male banche, Atlantia

Reuters

Pubblicato 06.03.2020 15:09

MILANO, 6 marzo (Reuters) - Venerdì nero a Piazza Affari. Indici in caduta libera. I ribassi si registrano su tutti i listini europei. Fa paura l'epidemia del coronavirus e soprattutto l'impatto sull'economia globale.

"Le misure che i governi stanno adottando, a partire da quello italiano, danno l'idea della gravità della situazione. E in un contesto simile o si vende d'istinto oppure non si compra", osserva un trader.

L'indice FTSE Mib è tornato sui livelli di fine agosto 2019 quando il leader della Lega Matteo Salvini fece cadere il primo governo Conte a trazione gialloverde.

In rialzo anche la forbice dello spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi che si porta oltre 187 punti base.

Sul mercato c'è poco da segnalare.

I Bancari in profondo rosso, tra i più esposti ai timori di un rallentamento globale dell'economia per il virus, penalizzati anche dall'aumento dello spread.

Le vendite colpiscono tutto il comparto: UBI Banca (MI:UBI) (-5%), MPS (MI:BMPS) (-5,3%). Fra le big Intesa (MI:ISP) SP arretra del 3,3%, Unicredit (MI:CRDI) cede il 3,4%.

Male anche il risparmio gestito, con Azimut (MI:AZMT) in flessione del 5,7%.

Travolti anche gli industriali con Leonardo in calo del 4,1%. Male anche il resto del settore, come FCA (MI:FCHA) perde il 3,2%.

Volatile Poste Italiane (MI:PST), che cede lo 0,4%, facendo comunque meglio rispetto al resto del mercato dopo l'annuncio del miglioramento della guidance per il 2020. "I risultati sono migliori delle attese e il dividendo in linea. La guidance 2020 è migliorata del 18% (utile netto da 1,1 a 1,3 miliardi) 6% sopra le stime", scrive Equita nel daily.

Profondo rosso per Atlantia (MI:ATL) che perde il 7,8% dopo il rinvio dei conti della controllata Aspi. Un trader cita anche l'indiscrezione del Sole 24 Ore di oggi secondo cui, le trattative sul riassetto di Autostrade per l'Italia e l'ingresso di F2i nel capitale della società sono state interrotte martedì dal presidente di Edizione Gianni Mion.

Giù anche Autogrill (-5,3%) penalizzata dal calo dei consumi in una fase in cui si riducono in modo sostanziale gli spostamenti.

Pesante tutto il comparto oil a seguito del nuovo tonfo del prezzo della materia prima. Saipem (MI:SPMI) perde il 5,7%, Eni (MI:ENI) il 4,1%.

Prysmian (MI:PRY) perde l'8,6% sulla scia di una guidance 2020 in linea con il risultato del 2019 e definita "più cauta" dagli analisti

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Fra i minori, male Fincantire (-9,4%) travolta dai problemi legati ai viaggi sulle crociere in tempi di coronavirus.

Infine, spunti su AS Roma che balza del 4,8% dopo i recenti ribassi legati alle prossime partire che si giocheranno a stadi chiusi.