Borsa Milano in rialzo dopo vittoria Biden, bene banche, Stm e rinnovabili

Reuters

Pubblicato 09.11.2020 13:29

MILANO, 9 novembre (Reuters) -

Mercati europei euforici sulla scia della vittoria di Joe Biden alle presidenziali Usa, che alimenta le speranze di migliori relazioni commerciali tra Washington e l'Europa, con Piazza Affari che torna sui livelli di fine agosto.

Le attese di maggiori stimoli monetari e minori riforme di tipo regolatorio sotto la nuova presidenza Biden stanno sostenendo l'appetito al rischio da parte degli investitori.

La vittoria del candidato democratico è già stata ampiamente prezzata dai mercati, che sin dalla scorsa settimana si sono mossi con la prospettiva di una presidenza Biden e di un Senato Usa controllato dai repubblicani.

"I mercati stanno apprezzando il fatto che la temuta fase di incertezza post elettorale sembra verrà evitata e il Senato che resta a maggioranza repubblicana è visto come lo scenario migliore. Va detto che c'è un enorme liquidità in giro che trova sbocco nelle borse. Prova ne è il fatto che il tema della pandemia del Covid che non molla la presa e i suoi effetti sull'economie globali al momento sono stati messi da parte", osserva un trader.

In forte rialzo i futures sugli indici americani che indicano un avvio sostenuto a Wall Street, in particolare per il Nasdaq.

In netto rialzo anche il prezzo del petrolio, con il Brent che si riporta sopra i 40 dollari la barile, lasciandosi alle spalle i timori legati alla tiepida domanda della materia prima a seguito della crisi economica indotta dalla pandemia da coronavirus.

Forti le banche con le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) in rialzo rispettivamente del 2,4% e del 3,5%. Svetta Bper (MI:EMII) con un rialzo che sfiora il 5%.

Le attese sul Nasdaq fanno balzare Stm (PA:STM) che sale del 3,2%. Secondo un primario broker italiano, il semicondiuttore franco-italiano si avvantaggia anche dell'esito delle presidenziali Usa per le attese di minori tensioni commerciali con la Cina e focus sulle tecnologie a favore della transizione energetica. Per le stesse ragioni salgono anche Enel (MI:ENEI) (+1,9%), Erg (+1,9%), Falck Renew (+2%) e Alerion (+6,3%).

Leonardo rimbalza del 5% dopo il tonfo di venerdì, quando è scivolato ai minimi da fine 2013 dopo i risultati del terzo trimestre, migliori delle attese su ordini, ricavi e margini ma con free cash flow inferiore alle previsioni a causa dell'aumento del working capital. Per restare nel comparto industriale, balza del 2,4% FCA (MI:FCHA) e dell'1% Cnh (MI:CNHI).

In recupero il settore oil con Saipem (MI:SPMI) in crescita del 3,4% circa ed Eni (MI:ENI) dell'1,9%.

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