Borsa Milano in rosso: rialzi per Juventus e Saipem, Tim in calo dopo rally

Investing.com  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 05.01.2023 10:15

Aggiornato 05.01.2023 10:37

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Seduta a due velocità per i mercati europei dopo i forti acquisti delle prime sedute del 2023, con DAX e FTSE MIB in leggero ribasso dello 0,2%, mentre FTSE 100 e IBEX 35 viaggiano in rialzo dello 0,4%. 

A dare il tono ai listini sono i verbali Fed pubblicati mercoledì sera, nel quale è emerso che i policymaker hanno concordato sulla necessità di un periodo prolungato di politiche restrittive per raffreddare un'inflazione "inaccettabilmente alta". 

"Senza una riduzione sostanziale della domanda di lavoro, la Fed non si sentirà a suo agio nel fare una pausa, tanto meno nel tagliare i tassi", commentano gli analisti di Jefferies, mentre da Goldman Sachs (NYSE:GS) prevedono "tre ulteriori rialzi dei tassi di 25 pb a febbraio, marzo e maggio, per un picco del tasso dei fondi del 5-5,25%".

Tra i titoli, in evidenza Juventus (BIT:JUVE), Saipem (BIT:SPMI) ed Eni (BIT:ENI).

Telecom (BIT:TLIT) cede lo 0,2% dopo il rally della vigilia dovuto alle indiscrezioni sugli sviluppi del progetto rete unica. 

Le ultime voci vorrebbero il fondo australiano Macquarie, già azionista di Open Fiber, al fianco di Cdp in un'offerta per la NetCo di Tim, che potrebbe essere presentata entro la metà di questo mese ad un prezzo compreso tra i 15 e i 18 miliardi di euro. 

Prese di profitto per Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e il comparto bancario in generale dopo il rally della vigilia, mentre UniCredit (BIT:CRDI) cavalca al notizia riportata da Milano-Finanza sulla possibile cessione di 1 miliardo di crediti deteriorati.

Vendite anche su STMicroelectronics (BIT:STM) dopo che il quotidiano giapponese Nikkei ha scritto una notizia che Apple (NASDAQ:AAPL) avrebbe ordinato meno componenti ai suoi fornitori per il primo trimestre, citando la debolezza della domanda e le interruzioni della catena di fornitura.

Parlando dei rialzi delle prime sedute dell'anno, gli analisti di Oanda hanno scritto che "alla fine del primo trimestre avremo molta più chiarezza su diversi aspetti, dal percorso dell'inflazione, ai tassi terminali, alla capacità delle economie di continuare a resistere a queste pressioni".

"Sarà senza dubbio un trimestre movimentato, ma dopo il quale il resto dell'anno potrebbe apparire più promettente. O forse questo ottimismo è solo un postumo delle festività", hanno aggiunto. 

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