Borsa Milano incerta, denaro su Azimut, Mediolanum e cementieri, giù Prysmian

Reuters

Pubblicato 12.01.2021 17:30

MILANO, 12 gennaio (Reuters) - Seconda seduta interlocutoria a Piazza Affari con gli indici che stentano a prendere una direzionalità.

Anche da Wall Street non giungono segnali precisi e, in assenza di notizie, gli investitori portano a casa un po' di guadagni, come evidenzia un trader.

Restano i timori sulle questioni politiche negli Usa e sulla crescita dei contagi da coronavirus.

Sul fronte interno, le attenzioni degli investitori sono rivolte agli esiti di una possibile crisi di governo che potrebbe consumarsi già questa sera in occasione del Cdm sul via libera al Recovery Plan, scenario che tuttavia non sembra al momento spaventare particolarmente i mercati.

Tra i titoli in evidenza:

Bene il risparmio gestito sulla scia dei dati sulla raccolta di dicembre e del 2020. Azimut (MI:AZMT) in rialzo del 2% dopo aver annunciato che, in base alle prime stime, prevede di chiudere il 2020 con un utile netto compreso fra i 375 e i 415 milioni di euro, sopra il target di 300 milioni dichiarato a inizio anno.. Ancora meglio Banca Mediolanum (MI:BMED) che avanza del 4,3% dopo i risultati commerciali di dicembre in forte accelerazione, con alcuni broker come Kepler Cheuvreux ed Equita che hanno alzato il target price rispettivamente a 8,8 euro (da 7,8) e a 8,3 euro (+2%). Denaro anche su Finecobank (MI:FBK) (+1,8%). In un'intervista a Il Sole 24 Ore l'AD Alessandro Foti ribadisce la preferenza per un percorso di crescita organica a dispetto delle riflessioni sul tema M&A in corso nel settore del risparmio gestito.

Sul fronte opposto, profondo rosso per Prysmian (MI:PRY) in ribasso del 5,5% ben sotto il prezzo di 29,25 euro fissato nel collocamento del 3,73% da parte di Clubtre, partecipata da Tamburi Investments Partners, concluso ieri sera con un accelerated bookbuilding. Banca Imi scrive che "pur non escludendo una debolezza sul titolo a breve termine post collocamento, manteniamo la nostra view positiva su Prysmian sulla base del suo importante ruolo nel processo di trasmissione dell'energia". Prysmian è stato uno dei titoli più comprati nel 2020 e quindi le prese di profitto sono più che fisiologiche.

Il balzo del prezzo del greggio a oltre 56 dollari al barile fa tornare l'interesse sul settore oil con Eni (MI:ENI) (+1,4%) che si riporta sopra 9 euro per azione, Saipem (MI:SPMI) +0,7%.

Debole il settore bancario con Unicredit (MI:CRDI) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP) in calo rispettivamente dello 0,3% e dello 0,6%, mentre in controtendenza Banco Bpm (MI:BAMI) sale dello 0,8%. Una fonte vicina alla banca ha detto che Mps (MI:BMPS) non è fra le opzioni M&A.

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Negativa Brunello Cucinelli (MI:BCU) (-1,7%), in deciso rialzo alla vigilia, dopo i dati sui ricavi 2020 in linea con le indicazioni fornite dal gruppo del lusso e un po' sopra le attese degli analisti. Kepler Cheuvreux ha ritoccato al rialzo il target price del gruppo del lusso a 30 da 29 euro.

Ben raccolti i cementieri in attesa del piano infrastrutturale del presidente Usa Joe Biden: Cementir sale del 2,5% e Buzzi Unicem (MI:BZU) del 2,3%.