Borsa Milano, indici giù, pesanti oil con Saipem, male Mps, pochi scambi, chiusa Londra

Reuters

Pubblicato 19.09.2022 12:53

MILANO (Reuters) - Lunedì di forti vendite a Piazza Affari, e più in generale, sulle altre piazze europee, con gli investitori sempre più preoccupati dalle mosse delle banche centrali per fronteggiare l'inflazione. Il 21 settembre la Fed deciderà sui tassi Usa e il mercato già sconta un incremento di 75 punti base.

Oltre alla Fed è in programma giovedì la riunione della Bank of England, che nelle attese dovrebbe alzare i tassi di 50 punti base ma che, a tendere, potrebbe segnalare ulteriori misure restrittive.

Intorno alle 12,40 l'indice FTSE Mib è in calo dell'1,23% con volumi pari a poco meno di 500.000 pezzi. Lo stacco delle cedole di Eni (BIT:ENI) e Stm (EPA:STM) oggi impatta per uno 0,163% sull'indice.

Oggi sarà comunque una seduta con scambi non molto elevati a seguito della concomitante chiusura delle piazze di Tokyo e Londra.

Tra i titoli in evidenza:

Telecom Italia (BIT:TLIT) tenta una timida ripresa con un +0,44% dopo che in avvio aveva toccato un nuovo minimo storico a 0,1763 euro. Venerdì il titolo ha lasciato sul terreno oltre l'8% penalizzato da uno studio di Barclays (LON:BARC) che ha ridotto la raccomandazione a 'underweight' con prezzo obiettivo a 0,15 euro. Secondo il broker sulle prospettive del gruppo tlc pesano lo scenario macro e le crescenti incertezze sul piano della rete unica.

Stornano i bancari colpiti da realizzi. La peggiore è MPS (BIT:BMPS) che arretra del 7,3%, mentre si avvicina l'aumento di capitale da 2,5 miliardi. "Considerato che sarà iperdiluitivo come è stato per Saipem (BIT:SPMI), a vendere sono i piccoli azionisti. Non c'è nessuno che compra e la speculazione dilaga", osserva un trader.

Vendite anche su Banco Bpm (BIT:BAMI) (-1,75%). Ieri in un'intervista al Messaggero l'AD di Credit Agricole (EPA:CAGR) Italia, Giampiero Maioli, ha ribadito di non avere presentato istanza per superare la soglia del 10% del capitale di Banco Bpm (BIT:PMII) e ha confermato di puntare a sviluppare una partnership sulla bancassurance con il gruppo. Giù anche le big UniCredit (BIT:CRDI)(-1,6%) e Intesa (BIT:ISP) SP (-1,35%).