Borsa Milano, indici in netto calo in scia Wall St, tonfo Mps, crollano diritti Saipem

Reuters

Pubblicato 29.06.2022 14:21

MILANO (Reuters) - Indici in forte calo a Piazza Affari che si muove allineata agli altri mercati europei affossata dalla chiusura pesante di Wall Street ieri a causa di nuovi timori legati all'inflazione e alla possibilità di una recessione a livello globale.

Riflettori puntati sull'inflazione: in attesa del dato chiave di venerdì relativo alla zona euro, oggi sarà la volta dei prezzi al consumo tedeschi, con il consensus Reuters che è per un lieve ulteriore rialzo all'8,8% su anno a livello armonizzato.

Sul fronte delle materie prime i prezzi del greggio sono in lieve calo dopo tre sedute positive.

Intorno alle 13 l'indice FTSE Mib arretra dell'1,34%. Volumi di poco superiori ai 530 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Andamento sempre a due velocità per Saipem (BIT:SPMI). Nel terzo giorno dell'aumento di capitale iperdiluitivo da 2 miliardi di euro, le azioni e i diritti sono stati più volte sospesi per eccesso di scostamento. La situazione si sta normalizzando, ma solo per quanto riguarda le azioni: le ordinarie guadagnano intorno al 3% a 3,11 euro, mentre i diritti sono in asta di volatilità in calo del 57,54% a 4,304 euro. "Su Saipem il tema è sempre lo stesso, il collo di bottiglia fra il titolo ordinario che è richiesto, ma ce ne sono pochi in giro, e il diritto che scende perché gli investitori se ne vogliono liberare, ma non riescono e tendenzialmente arriverà ad azzerarsi", osserva un trader.

In netto calo i bancari con in testa Banca Mps (BIT:BMPS), già scivolata ieri (-6,9%) che oggi perde oltre il 9%. A pesare sono le attese per l'aumento di capitale da 2,5 miliardi, quasi cinque volte la capitalizzazione, con il mercato che teme lo stesso effetto che sta avendo su Saipem. "Una ricapitalizzazione iperdiluitiva che non lascerà scampo ai piccoli azionisti e quindi a queste condizioni, meglio vendere", osserva un trader.

Sul resto del comparto deboli anche le big UniCredit (BIT:CRDI)(-1,6%) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) (-0,8%).

In controtendenza Banca Popolare Sondrio che cresce di oltre l'1,6% premiata dal piano strategico al 2025 sopra le attese degli analisti. "La sorpresa positiva rispetto alle nostre attese è pressoché interamente attribuibile alla generazione di ricavi, sia sul fronte del margine di interesse(sostenuto anche da una marcata crescita nell'attività di finanziamento) che sul fronte delle commissioni", scrive Equita nel daily.