Borsa Milano, indici negativi su incertezza geopolitica, giù Tim, Snam, auto, bene Roma

Reuters

Pubblicato 04.04.2022 10:01

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove con gli indici negativi in questo inizio di settimana. Sui mercati pesano sempre i timori legati alla guerra in Ucraina, con nuove sanzioni in arrivo dall'Occidente verso la Russia.

In Asia andamento contrastato con i mercati cinesi chiusi per festività. Sul fronte del petrolio, torna a salire il Brent che si attesta sopra i 105 dollari al barile.

"La guerra prosegue, il petrolio non accenna a scendere, notizie positive non ce ne sono in giro e quindi si vende", osserva un trader.

Intorno alle 9,40 l'indice FTSE Mib perde lo 0,60%.

Tra i titoli in evidenza:

Non si arresta il flusso in vendita su Telecom Italia (MI:TLIT) (-3%), arrivata a perdere oltre il 7% dopo i primi scambi, penalizzata sempre dalle incertezze sulla possibile Opa di Kkr. Il fondo dirà in una lettera attesa per oggi che non procederà con un'offerta formale a meno che Tim non conceda la due diligence, diventata cruciale alla luce della mutata situazione di mercato, secondo quanto riferito da una fonte. "Sul mercato c'è molta delusione per una situazione che non decolla mai e, quindi, a questi livelli si vende anche perché viene meno l'appeal speculativo che sosteneva il titolo", dice un trader.

In calo le banche, sempre alle prese con le attese per l'aumento dei tassi di interesse in Europa, con le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) rispettivamente a -1,8% e -2% e Banco Bpm (MI:BAMI) che cede lo 0,8%.

Nel settore delle utility, scivola Snam (MI:SRG). Un trader cita il downgrade di Citigroup (NYSE:C) a "sell". Venerdì scorso sono state depositate le liste per il rinnovo del board e l'attuale AD, Marco Alverà, lascerà l'incarico al numero uno di Hera (MI:HRA) (-0,24%) Stefano Venier.

Giù anche i titoli oil. Eni (MI:ENI) perde lo 0,5%, fa peggio Saipem (MI:SPMI) in flessione dell'1,9%.

Tira il fiato Generali (MI:GASI) (-0,6%) dopo tre sedute al galoppo e nuovi massimi da fine 2008 con il riposizionamento in atto da parte dei contendenti nella battaglia per la governance in vista dell'assemblea di bilancio di fine aprile. "Siamo di lunedì mattina, un po' di prese di beneficio sono fisiologiche", osserva un trader.