Borsa Milano, indici positivi su attesa nuovo round colloqui Ucraina, bene oil, giù Tim

Reuters

Pubblicato 21.03.2022 10:36

MILANO (Reuters) - Avvio di ottava all'insegna della positività a Piazza Affari con gli indici che tentano l'allungo, nonostante a livello geopolitico restino le incertezze sull'esito della guerra in Ucraina che non si ferma, mentre si intensificano i bombardamenti russi.

Torna a salire anche il prezzo del petrolio su nuovi timori legati alle forniture con il greggio che si riporta a ridosso di 112 dollari al barile.

Il ministro degli Esteri turco ha detto che Russia e Ucraina sono vicini a un accordo su temi "critici" ed è fiducioso di un cessate il fuoco. Gli investitori sono anche ansiosi di vedere se la Russia sarà in grado di ripagare altri interessi sul debito questa settimana e molti mercati sono saliti venerdì scorso proprio sulle speranze del raggiungimento di una eventuale pace.

"Si parte benino anche se con pochi volumi e poca convinzione. Il mercato ha oramai metabolizzato il tema della guerra che non finirà a breve. Poi in linea generale, è più facile che si venda al venerdì e si compri al lunedì mattina", osserva un trader.

Intorno alle 9,50 l'indice FTSE Mib cresce dello 0,70%

Tra i titoli in evidenza:

Non accenna a risollevarsi Telecom Italia (MI:TLIT) in flessione del 2%. Oggi a pesare sui corsi la decisione di Fitch che venerdì ha abbassato il rating a 'BB' da 'BB+' con outlook negativo citando il calo oltre le attese dell'Ebitda, i maggiori costi e un free cash flow negativo.

Spunti sul settore oil sulla scia del nuovo balzo del prezzo della materia prima. Molo forte TENARIS (MI:TENR) con un progresso che supera il 5%, mentre SAIPEM (MI:SPMI) guadagna lo 0,7%. Raccolta anche ENI (MI:ENI) in salita dell'1,1%, in recupero dopo il calo del 2,9% di venerdì con il mercato che non aveva apprezzato il piano al 2025.

Nessun impatto sulle società energetiche dopo il decreto da 4,4 miliardi di euro per frenare i costi di luce, gas e carburanti, il cui finanziamento grava in gran parte su produttori e rivenditori di elettricità, gas metano, gas naturale e prodotti petroliferi, attraverso la tassazione degli extra profitti. Secondo Equita, "dalle nostre prime stime, con ancora molti elementi da approfondire e non confermate dalle società, gli impatti sembrano non particolarmente rilevanti", si legge nel daily. Enel (MI:ENEI) prosegue sulla strada del rialzo con +1,4%, A2A (MI:A2) cresce del 2,4%, Iren (MI:IREE) guadagna l'1,4%.