Borsa Milano indici positivi trascinati da banche, Eni, giù Saipem, De' Longhi

Reuters

Pubblicato 20.06.2022 14:35

MILANO (Reuters) - Indici in leggero rialzo a Piazza Affari in un mercato che si mantiene cauto sempre sui temi legati ai timori per l'inflazione e alle politiche restrittive delle banche centrali.

Spingono i bancari approfittando di uno spread stabile intorno ai 200 punti base e della rassicurazione delle Bce per contrastare il rischio di frammentazione e la pressione sugli spread.

"Dopo la paura di un attacco all'Italia, anche se con pochi dettagli, la Bce si è detta pronta a intervenire gettando acqua sul fuoco", commenta un trader.

"Per quanto concerne gli attivi più rischiosi manteniamo un atteggiamento di grande prudenza", commenta Filippo Casagrande, Head of Insurance Investment Solutions di Generali (BIT:GASI) Asset & Wealth Management.

"Mentre i multipli di borsa hanno corretto dagli eccessi raggiunti negli scorsi trimestri di politiche monetarie e fiscali super-espansive, non possono ancora essere definiti attraenti. Inoltre, il rischio è di una seconda gamba di correzione legata alla revisione al ribasso delle stime degli utili societari, che finora non hanno visto nessun aggiustamento significativo", prosegue.

I mercati rimangono molto sottili con la fase di incertezza che frena gli investitori dal prendere grosse posizioni, ricorda il trader. Inoltre New York è chiusa oggi per la festività del Juneteenth.

A frenare ulteriormente l'andamento dell'indice Ftse Mib è la giornata di stacco del dividendo da parte dei sette titoli del listino principale che pesa per lo 0,29% circa sull'indice, riferisce un'operatore.

Intorno alle 13 l'indice FTSE Mib sale di un frazionale 0,52%.

Tra i titoli in evidenza:

Bancari italiani tonici, con l'indice di settore in progresso del 2,5%, meglio delle comparto europeo. INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) e UNICREDIT (BIT:CRDI) guadagnano rispettivamente il 2,7% e il 2,9% con BANCO BPM (BIT:BAMI) che si posiziona come la migliore del FTSE Mib a +3,3%,

Scatta Telecom Italia (BIT:TLIT)(+2,7%) dopo che Vivendi (EPA:VIV), secondo una fonte vicina alla società parigina, punta a ottenere una valutazione di 31 miliardi per la rete di Tim con lo scorporo dell'infrastruttura dell'ex monopolista telefonico dai servizi.

In luce Eni (BIT:ENI) che fa meglio dell'indice e sale dell'1,5% premiata dall'annuncio nel fine settimana che la major petrolifera è stata selezionata da Qatar Energy come nuovo partner internazionale per l'espansione del progetto North Field East, considerato il più grande progetto al mondo di Gnl. La notizia è generalmente giudicata positiva per i broker. "Eni migliora la diversificazione delle fonti energetiche assicurandosi l'accesso al produttore leader nel Gnl e rafforza la presenza in Medio Oriente", commenta Equita.

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Oggi, inoltre, Hsbc ha alzato la raccomandazione di Eni a "Buy" da "Restricted".

Per contro, molto volatile Saipem (BIT:SPMI) che cede quasi il 4% dopo che venerdì scorso sul finale di seduta ha strappato al rialzo con un +12,4%.

Nexi (BIT:NEXII) cede circa il 3,4% penalizzata da Citigroup (NYSE:C) che ha tagliato il prezzo obiettivo a 8,6 euro da 10 euro precedente. Un broker italiano cita anche indiscrezioni del Financial Times relative alle restrizioni delle regole sul "buy now pay later" in Gran Bretagna, e che potrebbe ulteriormente penalizzare un settore che recentemente ha perso appeal da parte degli investitori a causa del peggioramento dei consumi, dell'outlook economico, dell'aumento dei tassi.

Fuori dal listino principale De'Longhi scivola del 9,8% dopo la notizia inattesa delle dimissioni dell'AD Massimo Garavaglia per motivi personali, annunciata venerdì a mercati chiusi. "Le dimissioni del Ceo Garavaglia aggiungono incertezza di breve", commenta Equita.