Borsa Milano negativa, crolla Ubi, male anche Autogrill, balzano Atlantia, Diasorin

Reuters

Pubblicato 27.07.2020 17:34

MILANO, 26 luglio (Reuters) - Piazza Affari estende il ribasso nel pomeriggio e non trova supporto dall'avvio positivo di Wall Street dopo due sedute consecutive negative.

A tener banco sui mercati sempre le tensioni diplomatiche fra Cina e Stati Uniti, mentre si apre la stagione dei risultati trimestrali.

Lo spread del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si allarga leggermente a 149 punti base.

Stabile anche il greggio intorno ai 43 dollari al barile.

Volumi sempre molto contenuti.

A pesare sui listini, in particolare quello milanese, le banche: Unicredit (MI:CRDI) che cede l'1,3%, mentre fannno decisamente peggio MPS (MI:BMPS) in flessione del 4,7%. Il titolo ha iniziato a scendere venerdì scorso sulle indiscrezioni di un aumento di capitale da 700 milioni per poter dare via libera al piano di trasferimento di parte degli attivi ad Amco. Male anche BPER (MI:EMII) in flessione del 5% circa.

Nel resto del settore debole Intesa Sanpaolo (MI:ISP) (-0,7%), mentre UBI perde il 7,9%, peggior titolo del listino, a meno di due giorni dalla chiusura dell'Ops di Intesa. L'equilibrio fra i due titoli è sempre più sbilanciato a favore di Intesa rispetto al concambio proposto per l'Opas. A venerdì sera le adesioni all'offerta lanciata da Intesa hanno raggiunto il 32,66% del capitale di Ubi (MI:UBI) e sono destinate ad accelerare, secondo alcune fonti. A condizionare le vendite, riferisce un trader, anche "il fatto che da oggi le azioni Ubi comprate non possono più essere portate in Opas e questo influisce sui corsi".

A causa di questo, il broker Equita si attende che da "oggi il titolo Ubi cominci a sottoperformare in maniera significativa" perché le azioni cessano di incorporare "i termini dell'offerta di Intesa inclusa la componente cash di 0,57 euro per azione (16% del valore del titolo) e il premio implicito nel concambio (17 azioni Intesa per ogni 10 Ubi, che garantiscono un premio del 27,6% rispetto ai prezzi pre-annuncio".

Sul fronte dei rialzi ben raccolta Atlantia (MI:ATL) che balza del 4,4% dopo che nel fine settimana è emerso che l'ingresso di Cdp in Autostrade dovrebbe avvenire in sede di quotazione a Piazza Affari in modo da garantire più trasparenza e aderenza ai criteri di mercato, secondo una fonte vicina al dossier. Il broker Fidentiis scrive che "la nuova proposta consentirebbe a Cdp e ad altri investitori di pagare il valore di mercato per Aspi, a seguito dei timori espressi dagli investitori sul prezzo di vendita della società". Secondo Banca Imi, "la nuova procedura è una buona notizia per Atlantia anche se non risolve uno degli aspetti chiave del deal come il nuovo sistema tariffario che determina il valore di Aspi".

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Male Autogrill in flessione del 6,7%. A pesare, secondo un trader, i timori legati agli spostamenti autostradali e aerei a seguito delle nuove chiusure in Europa per il coronavirus dopo che la Gran Bretagna ha imposto la quarantena per i passeggeri in arrivo dalla Spagna, dove nelle ultime settimane i casi di coronavirus sono in aumento.

Deciso ribasso per Tim (MI:TLIT) (-5,2%) in un settore delle tlc europeo comunque penalizzato e in flessione dell'1,5%. A pesare i dati sul trimestre di Vodafone (LON:VOD) venerdì scorso. Banca Imi rileva che in Italia i ricavi da servizi del colosso delle tlc britannico sono scesi del 6,5% nel trimestre chiusi al 30 giugno, di questi quelli dei servizi nel mobile del 9,9% a causa degli effetti del lockdown. "Con riferimento a Tim, ci attendiamo una performance simile nei ricavi da servizi nel mobile, a causa della persistente competizione e al calo del roaming".

Rimbalzo per Disorin (+4,5%) dopo la discesa delle sedute precedenti a seguito dell'inchiesta avviata dall Procura di Pavia sui test sierologici. Venerdì scorso la società di diagnostica ha annunciato la sospensione delle attività di sperimentazione clinica con enti pubblici in Italia. I broker, tuttavia, non vedono impatti quantitativi sul conto economico di Diasorin (MI:DIAS), considerato che l'Italia pesa poco più del 13% sul fatturato del gruppo.