Borsa Milano piatta, boom di scambi su Mps, tonica Leonardo, giù Nexi

Reuters

Pubblicato 27.03.2024 12:36

MILANO (Reuters) - Indici inchiodati sulla parità a Piazza Affari in una seduta avara di argomenti dal punto di vista macro, ma contrassegnata da notizie selettive che influenzano l'andamento dei singoli titoli.

I mercati saranno aperti oggi e domani, prima del lungo ponte festivo per la Pasqua che porterà inevitabilmente a una progressiva contrazione dei volumi.

A Wall Street le proiezioni dei futires indicano un avvio in cauto rialzo nel pomeriggio.

Intorno alle 12,10 il Ftse Mib è in rialzo di un frazionale 0,09%. I volumi scambiati sono pari a 1,5 miliardi di euro.

I titoli in evidenza oggi

Volatile Mps (BIT:BMPS) (+0,45%) dopo un avvio in netto ribasso per adeguarsi al prezzo del collocamento da parte del Mef ieri del 12,5% del capitale al prezzo di 4,15 euro per azione. A seguito dell'operazione, la partecipazione detenuta dal Mef in Mps scende dal 39,23% al 26,73% circa del capitale sociale. Boom di scambi sul titolo, con oltre il 15% del capitale passato di mano. Secondo Equita, "il piazzamento di una ulteriore quota di Mps non è inatteso, sebbene fosse considerato maggiormente probabile che questo avvenisse post pagamento del dividendo da parte della banca".

Debole UniCredit (BIT:CRDI) (-0,30%), mentre NEXI (BIT:NEXII), dopo un avvio positivo, cede l'1,2% nonostante le indiscrezioni stampa secondo cui la banca e la paytech company sono vicini a un accordo sul rinnovo della partnership sul fronte dei pagamenti. Il broker Banca Akros valuta positivamente "il rafforzamento della partnership", confermando la raccomandazione di Buy e prezzo obiettivo a 8,5 euro.

Venduta Tim (BIT:TLIT) in flessione dello 0,75%. Debole ENEL (BIT:ENEI) (-0,1%) dopo che Deutsche Bank (ETR:DBKGn) ha tagliato il prezzo obiettivo a 6,7 euro da 7 euro precedente.

Non si arresta il rally di Leonardo a +1,9% con il titolo che rivede i massimi pluriennali a 23,56 euro.

Fuori dal listino principale Italian Sea Group perde il 6,8% a 10,36 euro, adeguandosi al prezzo del collocamento dell'8,7% da parte del principale azionista al prezzo di 10,10 euro per azione.