Borsa Milano piatta, pesante Tim, giù anche Ferragamo dopo risultati, bene Saipem

Reuters

Pubblicato 07.03.2024 12:47

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si muove senza grandi variazioni, consolidando le posizioni. La borsa di Milano è in una fase rialzista molto consistente che vede i principali indici in ascesa intorno al 10% da inizio anno, sui massimi da giugno 2008.

Fra gli investitori prevale un clima attendista in vista dell'esito della riunione della Bce, che si dovrebbe concludere con una conferma del costo del denaro sui livelli attuali, mentre una prima mossa espansiva resta probabile in giugno.

Ieri il presidente della Fed Jerome Powell, in audizione presso la Commissione Servizi Finanziari della Camera, ha sottolineato che gli interventi di politica monetaria dipendono naturalmente dall'andamento dell'economia e non va dato per scontato che l'inflazione Usa prosegua con continuità nella fase discendente, ma questo non compromette la prospettiva di un taglio dei tassi nel corso dell'anno.

Intorno alle 12,25 l'indice Ftse Mib oscilla fra denaro e lettera. Volumi pari a 1,24 miliardi di euro.

Anche oggi i risultati del 2023 stanno influenzando i corsi di numerose società quotate.

I titoli in evidenza:

Giornata nera per Tim (BIT:TLIT) ordinarie e risparmio, più volte sospese, in intorno al 10% ai minimi da dicembre scorso dopo i risultati e il piano al 2026 resi noto ieri sera a mercati chiusi. Il piano sarà presentato nel pomeriggio agli analisti. Un trader dice che il mercato esprime timori sull'indebitamento del gruppo. Equita scrive nel daily che "nel complesso, i messaggi sull'Ebitda aL domestico sono forti e front-loaded, mentre sarà da capire meglio il deleverage".

Giù anche Pirelli (BIT:PIRC) che arretra del 2,6% post risultati e piano al 2025. Secondo Banca Akros, gli obiettivi sono già nei prezzi del titolo e per questo il broker ha tagliato la raccomandazione da 'buy' a 'neutral' con prezzo obiettivo a 5,8 euro da 5,50.

Effetto risultati anche su Ferragamo (BIT:SFER) che arretra del 3,7%. Equita sottolinea che "l'Ebitda 2023 è stato meno debole del previsto, ma la partenza dell'anno delle vendite è ancora negativa" e c'è una visibilità ancora limitata sui tempi del rilancio. In scia venduto tutto il lusso con Moncler (BIT:MONC) a -0,75% e Cucinelli (BIT:BCU) a -0,8%.

Nexi (BIT:NEXII), volatile, si gira in negativo (-2,1%) dopo un avvio in rialzo post risultati in linea con le attese e l'annuncio del buyback.

Banche trascurate, con l'eccezione di Mps (BIT:BMPS) in salita di oltre l'1%.

Buzzi (BIT:BZU) in rialzo del 3,7% con un trader che cita l'upgrade di Bofa a 50 euro.

Fra le utility, Acea (BIT:ACE) sale dell'1% post presentazione del piano al 2028 ieri e dopo che Mediobanca (BIT:MDBI) Securities l'ha promossa a 'buy' con target a 20 euro.

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