Borsa Milano poco mossa, attende Fed, deboli automotive, oil

Reuters

Pubblicato 18.08.2021 11:47

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue senza scossoni in sintonia con il resto delle borse europee in un mercato che soppesa i rischi legati alla crescita dei contagi di Covid-19 a livello globale e i segnali della ripresa dell'economia nel Continente.

Il recupero delle borsa asiatiche non è riuscito stamani a dare un consistente supporto ai listini europei, più propensi a guardare alle prospettive dell'economia Usa dove continuano a giungere segnali di rallentamento della crescita.

In questo quadro diventa ancora più rilevante la lettura dei verbali della riunione di politica monetaria della Federal Reserve Usa del 27 e 28 luglio che verranno diffusi stasera.

Dalle minute della Fed gli investitori sperano di ricevere importanti indizi sulle tempistiche e le modalità del 'tapering', proprio alla luce dei recenti dati macro particolarmente deludenti che potrebbero mettere in questione la graduale uscita dalle massicce misure di stimolo.

Sotto osservazione, sempre sul fronte macro, anche i dati sull'inflazione in Europa appena pubblicati.

Sullo sfondo rimane la situazione in Afghanistan anche se al momento il mercato non sembra scontare particolarmente il rischio geopolitico.

Poco dopo le 11,00 l'indice Ftse Mib cede lo 0,08% a 26.203,58 punti

Tra i titoli in evidenza:

A frenare l'indice principale della borsa milanese sono in particolare i titoli dell'automotive e petroliferi.

Ferrari (MI:RACE) perde circa un punto percentuale, così come Cnh Industrial (MI:CNHI) e Exore, mentre STELLANTIS limita i cali allo 0,6%.

Nell'energia Enel (MI:ENEI), poco mossa, annulla le perdite dell'avvio senza risentire particolarmente del giudizio "underperform" con il quale il broker Jefferies ha avviato la copertura sul gruppo elettrico stimando previsioni meno ottimistiche della società nel settore dell'energia rinnovabile.

Eni (MI:ENI) cede lo 0,5% mentre Tenaris (MI:TENR), dopo un avvio piatto, si indebolisce e scende dello 0,8% circa. Nella notte il gruppo ha reso noto che un tribunale argentino ha assolto l'amministratore delegato e presidente della società, Paolo Rocca, da tutte le accuse mosse contro di lui nell'ambito di un caso di corruzione.