Borsa Milano positiva spinta da banche, forti Bpm e Unicredit, giu' oil

Reuters

Pubblicato 24.09.2020 13:42

MILANO, 24 settembre (Reuters) -

Piazza Affari, in controtendenza rispetto ad altri listini europei, spinge sull'acceleratore sostenuta in particolare dai bancari, incurante delle indicazioni che vengono dai futures Usa, che fanno presagire un avvio debole a Wall Street dopo il forte calo di ieri.

E dire che la giornata era partita decisamente male per l'azionario milanese, a causa di un grosso ordine in vendita su alcune blue chip petrolifere che ha inizialmente affossato il listino.

A livello internazionale la situazione sui mercati resta comunque incerta dopo che esponenti della Fed hanno evidenziato come l'economia Usa si trovi "in un buco profondo" per domanda e occupazione e hanno auspicato nuove misure di stimolo per fare fronte agli effetti della pandemia. I contagi da coronavirus, inoltre, anche in Europa continuano a salire e aumentano i timori sulle ripercussioni a livello economico alla luce di possibili nuove restrizioni.

Il differenziale del rendimento fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si allarga leggermente a 133 punti base.

Guardando ai singoli titoli, in spolvero i bancari, sulle nuove indiscrezioni di possibili operazioni di consolidamento nel settore, che vedono al centro Unicredit (MI:CRDI), in rialzo del 3,7%, Mps (MI:BMPS) (+1,7%) e Banco Bpm (MI:BAMI) (+6,5%).

Dopo i rumors dei giorni scorsi secondo cui il Tesoro avrebbe nuovamente sollecitato UniCredit ad un matrimonio con Mps, oggi nuove indiscrezioni stampa hanno parlato di un'intensificazione del dialogo tra l'istituto guidato da Jean Pierre Mustier e Banco Bpm (MI:PMII) , cui è seguita una smentita da parte di un portavoce del Banco.

Per il broker Equita, "l'ipotesi di aggregazione fra Unicredit e Banco Bpm avrebbe un forte razionale industriale in quanto rafforzerebbe in modo significativo il posizionamento competitivo di Unicredito in Italia sia in termini assoluti che relativo specialmente al Nord". E anche un altro primario broker italiano ritiene maggiormente fattibile un'operazione Unicredit-Bpm, piuttosto che con Mps.

Nel settore oil soffrono Saipem (MI:SPMI) e Tenaris (MI:TENR) sospese per eccesso di ribasso ai primi scambi con un calo di oltre il 6%. I due titoli cedono rispettivamente l'1,9% e l'1,5%.

Debole Eni (MI:ENI), che arretra dello 0,3%. Secondo un trader, "fra le 9 e le 9,02 c'è stato un basket in vendita su settore oil italiano da parte di qualche grosso investitore". Il settore, pur sotto pressione per la debole domanda di greggio, a livello europeo registra, infatti, perdite piu contenute di poco sotto il 2%.

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