Borsa Milano prosegue debole dopo stop a stimoli Usa, vendute Nexi, Eni, strappa Safilo

Reuters

Pubblicato 07.10.2020 13:58

MILANO, 7 ottobre (Reuters) -

Andamento debole, senza grandi scossoni rispetto all'avvio di seduta, per il mercato azionario italiano che si muove incerto dopo la decisione del presidente Usa Donald Trump di interrompere i negoziati con i Democratici per trovare un accordo sull'atteso nuovo pacchetto di sostegno all'economia americana.

Ieri è stata immediata la reazione negativa della borsa Usa, così come del prezzo del Brent, tornato sotto i 42 dollari il barile.

"Le borse europee tengono meglio anche sulla scia dei futures Usa che fanno prevedere un rimbalzo per i mercati americani. Comunque la giornata è ancora lunga e i volumi sono bassi", osserva un trader.

Positive le notizie sul fronte dello spread di rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi invariato intorno a 125 punti base.

Pesante Nexi (MI:NEXII), che cede il 4,3% a 16,13 euro dopo il collocamento da parte dell'azionista Mercury UK Holdco del 13,4% circa del capitale a 15,50 euro per azione. "Sul titolo c'è un effetto tecnico di allineamento al prezzo di collocamento che è stato a forte sconto", sottolinea un trader.

Globalmente negative le banche, molto forti ieri. Sempre giù Bper (MI:EMII) (-3,2%), sotto aumento di capitale. Le big Intesa Sanpaolo (MI:ISP) e Unicredit (MI:CRDI) perdono rispettivamente l'1% e lo 0,9%.

Settore oil sotto pressione. Eni (MI:ENI) perde il 2,6%, penalizzato anche dal taglio del prezzo obiettivo deciso da Morgan Stanley (NYSE:MS) a 6 euro da 7,2 euro. Ma vanno male anche Saipem (MI:SPMI) in flessione del 2,55% e Tenaris (MI:TENR) -1,6%.

Vendite su Tim (MI:TLIT) (-1,98%) dopo che S&P ha tagliato l'outlook sul rating a negativo a causa di attese di ricavi e utili più deboli. Il broker Fidentiis ritiene che si tratti di una "notizia negativa per il titolo e ritiene che il cambio dell'outlook possa portare presto a una revisione del rating".