Borsa Milano prosegue in rialzo su speranze vaccino, strappano Creval, Pop Sondrio

Reuters

Pubblicato 23.11.2020 13:23

MILANO, 23 novembre (Reuters) - Prosegue il rally a Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib a un passo da quota 22.000 punti sulle attese dell'arrivo di diversi vaccini anti Covid, anche se restano i timori sull'impatto dei lockdown sulle economie e le incertezze sul pacchetto di stimoli negli Usa.

Stamani anche AstraZeneca ha reso noto che il suo vaccino può avere un'efficacia al 90%, il terzo dopo quelli di Pfizer (NYSE:PFE) e Moderna.

E negli Stati Uniti le prime dosi di vaccino destinate ai lavoratori nel campo sanitario potrebbero già arrivare entro metà dicembre.

A Milano, in particolare, c'è fermento sul settore bancario dopo l'annuncio da parte di Credit Agricole (PA:CAGR) Italia di un'Opa totalitaria su Creval (MI:PCVI) che rilancia le attese di M&A nel comparto.

In deciso rialzo anche il petrolio sulle attese di una ripresa della domanda della materia prima.

Tra i titoli in evidenza:

L'offerta di Credit Agricole mette le ali a CREVAL che si muove in rialzo di circa il 23% a 10,68 euro, un po' sopra il prezzo di offerta di 10,5 euro sul 100% delle azioni proposto dalla banca francese. Secondo il broker Fidentiis "l'offerta è una buona notizia per le banche italiane alla luce della valutazione proposta. Dall'altro lato elimina un potenziale offerente per altre banche come Banco Bpm (MI:BAMI), considerate 'target' nelle ultime settimane".

In scia corre anche BPER (+2,4%), mentre è venduta BANCO BPM (-1,8%). Secondo Equita, "venendo meno un'opzione strategica per Banco Bpm (MI:PMII), a questo punto aumentano le chances di un deal con Bper (MI:EMII) che, pur avendo senso dal punto di vista industriale vista la complementarietà delle reti distributive delle due banche e dei modelli di business, si configurerebbe sostanzialmente come un merger of equals con minor spazio per risultare in un premio up-front rispetto ai prezzi di mercato di Bpm".

In deciso rialzo POPOLARE SONDRIO che balza del 9,6%. "Dopo Creval la prossima a finire nel mirino potrebbe essere proprio la Popolare di Sondrio che peraltro si trova nella stessa provincia", osserva un trader.

Denaro anche sulle big come INTESA SANPAOLO (MI:ISP) (+0,9%) e, soprattutto, UNICREDIT (MI:CRDI) (+3,5%) e MPS (MI:BMPS) (+2,44%), entrambe date vicine a un matrimonio.

Raccolta LEONARDO (+2,9%) con Morgan Stanley (NYSE:MS) che ha alzato il prezzo obiettivo a 7,4 euro da 6,1 euro precedente.

Il balzo del Brent che si riporta a ridosso di quota 46 dollari al barile spinge agli acquisti sul settore oil: ENI (MI:ENI) guadagna il 2,1%, meglio le oil service come SAIPEM (MI:SPMI) (+3,1%), TENARISI (+2,6%) e MAIRE TECNIMONT MTCM.MI (+4,5%).

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Ben raccolta anche ATLANTIA (MI:ATL) (+2%). Ieri la famiglia Benetton ha nominato Enrico Laghi alla presidenza della holding Edizione, in sostituzione di Gianni Mion, nell'ultimo sviluppo della disputa col governo sul futuro di Aspi. Inoltre, nei giorni scorsi Autostrade ha inviato alle autorità una proposta di Piano economico e finanziario (Pef) che accoglie i rilevi dell'Autorità per la regolamentazione dei trasporti per risolvere le divergenze emerse in ottobre. Secondo un broker si tratta di notizie positive per il titolo.

Sul fronte dei ribassi, cede il 2% circa TOD'S (MI:TOD), causa realizzi dopo i recenti rialzi.

Giù anche TERNA (MI:TRN) (-2%) sulla scia della presentazione del piano al 2025 venerdì scorso che ha confermato i pilastri di crescita della società proprietaria della gran parte degli elettrodotti italiani.

Fra i minori balza del 3,7% DE LONGHI dopo l'accordo per rilevare la società Usa Capital Brands per 420 milioni di dollari.