Reuters
Pubblicato 19.12.2022 13:24
MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue, in sintonia con le altre borse europee, il suo tentativo di riscatto dopo i cali della scorsa settimana.
Gli indici di borsa sono alla ricerca di un difficile equilibrio in un contesto di mercato che risente ancora dei toni 'hawkish' delle banche centrali e dei crescenti timori di una recessione globale, allentando le speranze di un rally di fine anno.
Un leggero sostegno, sul fronte macro, è arrivato stamani dai dati Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, aumentati più delle attese a dicembre, segnalando prospettive migliori per la prima economia europea a fine anno.
Altri spunti positivi arrivano dall'andamento al rialzo dei futures a Wall Street, e dal rimbalzo dei prezzi del petrolio sulle prospettive di una ripresa della domanda a seguito dell'allentamento delle chiusure anti Covid-19 in Cina, nonostante l'aumento dei casi.
Intorno alle 12,50 il FTSE Mib guadagna lo 0,28%. Scambi ridotti oggi sulla borsa milanese (468 milioni di euro in controvalore) dopo i volumi elevati di venerdì a causa delle scadenze tecniche.
Tra i titoli in evidenza:
Svetta Nexi (BIT:NEXII) con un balzo del 4% grazie anche alla notizia della marcia indietro del governo sulle misure legate all'utilizzo del Pos. "Riteniamo che la notizia abbia un impatto qualitativo positivo ma che nei fatti non cambi in modo sostanziale i trend strutturali di crescita del mercato", sottolinea Equita nel daily.
Telecom Italia (BIT:TLIT) sale di oltre il 3% anche se rallenta la sua corsa, in un mercato che attende le decisioni del governo sul delicato dossier della rete e oscilla tra un moderato ottimismo e incertezze su modi e tempi. Dalle sale operative non si segnalano notizie di rilievo alla base dell'andamento odierno.
La ripresa delle quotazioni petrolifere fa salire il comparto oil con Eni (BIT:ENI) in crescita dell'1,3%, Tenaris (BIT:TENR) del 2,1% e Saipem (BIT:SPMI) del 2,2%.
Ritraccia Azimut (BIT:AZMT) che passa in leggero terreno negativo dopo la corsa di venerdì scorso spinta dalla notizia dell'accordo per una partnership commerciale con UniCredit per la distribuzione dei prodotti di risparmio gestito, giudicato positivamente dagli analisti.
Flette invece Unicredit (BIT:CRDI) (-0,9%) in linea ad altre banche come Intesa (BIT:ISP) Sp, Bper (BIT:EMII) e Banco Bpm (BIT:BAMI). Peggio, Mps (BIT:BMPS) che arretra del 3,7%.
Fuori dal paniere principale in deciso calo Raiway (-3%) che corregge il tiro dopo il picco di volumi registrato venerdì a causa delle scadenze tecniche.
I realizzi penalizzano Ovs, in calo del 4,5% dopo un guadagno di oltre il 2% venerdì. Equita ha ridotto la raccomandazione a "Hold" da "Buy" sulla società che giovedi scorso ha annunciato risultati del terzo trimestre "più che accettabili", sottolineando che "Ovs sta per chiudere un solido 2022, ma il 2023 rimane sfidante e pensiamo che ai prezzi correnti il rischio/rendimento sia meno attraente".
Infine, nel primo giorno di esercizio dei diritti legati all'aumento di capitale, le azioni Trevi sono poco mosse, mentre i diritti perdono oltre l'8% a 0,0136 euro.
(Andrea Mandalà, editing Stefano Bernabei)
Scritto da: Reuters
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