Reuters
Pubblicato 16.09.2022 14:14
MILANO (Reuters) - Seduta di generale storno a Piazza Affari, complici le scadenze tecniche che amplificano i movimenti sugli indici. Vendite anche sulle altre borse europee con gli investitori sempre più preoccupati dalle attese di nuovi rialzi dei tassi da parte della Fed la prossima settimana, mentre il mondo rischia di scivolare verso la recessione, come sottolineano la Banca mondiale e il Fondo monetario.
"Venerdì complicato nel giorno delle scadenze tecniche. Le nuove stime sull'andamento del Pil di certo non aiutano", osserva un trader.
A Wall Street i futures si muovono sui minimi da due mesi e fanno presagire un avvio negativo nel pomeriggio.
Ieri la Banca mondiale ha detto che il mondo potrebbe essere vicino a una recessione globale alla luce del fatto che le banche centrali stanno simultaneamente aumentando i tassi per fronteggiare l'inflazione. Il Fondo monetario ha sottolineato che alcuni Paesi potrebbero finire in recessione nel 2023. Intanto Fitch ha tagliato la stima di crescita dell'Italia per il 2023 di 2,6 punti a -0,7%, la riduzione delle stime più forte dopo quella della Germania.
Intorno alle 12,30 l'indice FTSE Mib arretra dello 0,88% in netto recupero dai minimi toccati nella prima parte della seduta quando l'indice è arrivato a perdere oltre il 2%. Volumi pari a poco sopra quota 1 miliardo di euro.
Tra i titoli in evidenza:
I realizzi sulle banche sono durati l'arco di alcune ore, poi sono tornati gli acquisti. Il comparto è protagonista di forti rialzi nelle ultime sedute dopo l'aumento dei tassi deciso dalla Bce la settimana scorsa che aiuta i margini degli istituti di credito. Invariata Unicredit (BIT:CRDI) dopo un avvio in forte ribasso, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) arretra dello 0,45%, Bper (BIT:EMII) sale dell'1,2% e Banco Bpm (BIT:BAMI) dello 0,3%.
Resta volatile Mps (BIT:BMPS) che arretra del 4,1% dopo che l'assemblea dei soci ha approvato l'aumento di capitale da 2,5 miliardi e quindi è fisiologico che chi non intende partecipare corre a uscire dal titolo.
Crolla Telecom Italia (BIT:TLIT) (-4,9%) penalizzata da uno studio di Barclays (LON:BARC) che ha ridotto la raccomandazione a "underweight" con prezzo obiettivo a 0,15 euro. Il titolo cede il 5% dopo avere toccato un nuovo minimo storico a 0,1876 euro. Male anche le risparmio in flessione del 5%.
Pesante il settore automotive (-1,8% il settore in Europa), colpito dai timori di recessione, come tutti i ciclici: Stellantis (BIT:STLA) perde l'1,6% nonostante i positivi dati sulle immatricolazioni europei. Secondo Bestinver, "il miglioramento di Stellantis come quota di mercato europeo negli ultimi due mesi e i primi segnali di recupero del mercato europeo ad agosto sono notizie positive". Peggio Cnh (BIT:CNHI) in flessione del 3,3%.
Giù anche i petroliferi, con spunti in positivo su Saipem (BIT:SPMI) (+0,5%). Molto venduta Saras (BIT:SRS) che sta lasciando sul terreno il 5,4%.
Infine, vola Ariston Holding (+11,16%) con il mercato che ha apprezzato il valore strategico dell'acquisizione dell'intero capitale della tedesca Centrotec Climate Systems per una cifra composta da 703 milioni di euro in contanti e circa 41,42 milioni in azioni di nuova emissione.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)
Scritto da: Reuters
Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.