Borsa Milano ritraccia dopo corsa su speranza vaccino, brilla Tod's, pesante Pirelli

Reuters

Pubblicato 12.11.2020 13:05

MILANO, 12 novembre (Reuters) - Indici deboli a Piazza Affari, che viene comunque da diverse sedute al galoppo, con i mercati che tirano il fiato, mentre tornano prudenza e prese di profitto dopo l'entusiasmo per i progressi del primo vaccino sperimentale anti-Covid resi noti a inizio settimana.

A Wall Street, dopo la seduta piatta di ieri, le proiezioni dei futures indicano un avvio poco mosso anche oggi.

In un clima di diffusa debolezza, l'attenzione si sposta sui singoli titoli dopo una nuova ondata di risultati trimestrali.

In cima quest'oggi svetta TOD'S (MI:TOD) che balza del 10% dopo ricavi trimestrali superiori alle attese degli analisti. Ritraccia, invece, Ferragamo (MI:SFER) (-1,9%), ieri brillante dopo i conti, in un settore vivace in tutta Europa grazie anche al trimestre sopra le attese di Burberry.

In luce Poste Italiane (MI:PST) che sale del 3% circa dopo un trimestre superiore alle attese e l'acconto sul dividendo.

Scende invece Generali (MI:GASI) (-1,2%) dopo una trimestrale superiore alle aspettative del mercato e il rinvio al 2021 del pagamento della seconda tranche del dividendo, come richiesto da Ivass. "I risultati del terzo trimestre mostrano un andamento forte in tutte le divisioni. Però, nonostante un Solvency II ratio al 203%, i regolatori continuano a limitare i dividendi", commenta Jefferies.

In profondo rosso, il peggiore del paniere, con un ribasso superiore al 6% Pirelli (MI:PIRC) che ieri a mercati chiusi ha annunciato un trimestre superiore alle attese ma ha limato le previsioni sulla marginalità per l'anno in corso. Il broker Mediobanca (MI:MDBI) Securities ha rivisto le stime per il 2020 e 2021 a livello di Ebit del 5 e del 3%, "tagliando le nostre attese di utile netto rispettivamente del 28% e del 6%"

Debole in generale l'intero settore auto con Fiat Chrysler (MI:FCHA) che cede l'1,3%.

Fra le banche prevalgono i realizzi dopo la corsa delle ultime sedute con le big Intesa (MI:ISP) Sp e Unicredit (MI:CRDI) in flessione rispettivamente dell'1,6% e del 2%.