Borsa Milano sale in attesa di inflazione Usa, bene banche, Generali, rallenta Leonardo

Reuters

Pubblicato 12.03.2024 13:31

MILANO (Reuters) - Piazza Affari prosegue in cauto rialzo, in linea all'andamento degli altri listini europei e del movimento positivo dei futures sugli indici di Wall Street.

Gli investitori attendono nel primo pomeriggio l'evento clou della settimana rappresentato dai dati sull'inflazione Usa, fondamentali per avere qualche indicazione sulla traiettoria dei tassi Fed.

In attesa dei dati che potrebbero imprimere una nuova direzione ai mercati, accolgono con favore le ultime trimestrali e piani industriali aziendali, occasione per qualche riposizionamento dopo il ritracciamento delle ultime settimane.

Intorno alle 13,00 l'indice Ftse Mib è in rialzo dello 0,57%. Volumi poco sopra un miliardo di euro.

Titoli in evidenza:

Seduta sugli scudi per Leonardo, che dopo un avvio forte, sostenuta dalla guidance sul 2024 e dai target del piano al 2028 superiori alle stime degli analisti, rallenta il passo e sale dello 0,8%.

Positiva l'accoglienza dei conti 2023 di Generali (BIT:GASI), in rialzo dell'1,8% in un settore europeo più cauto. Equita sottolinea in particolare i risultati leggermente superiori alla attese a livello operativo, mentre per Barclays (LON:BARC), nell'ambito di un trimestre "solido e abbastanza chiaro", una minore sorpresa è arrivata dal dividendo "rispetto ai competitor che hanno tutti aumentato il payout".

A2A (BIT:A2) sale dell'1,5% dopo l'utile netto e dividendo 2023 generalmente migliori delle attese, mentre i target del nuovo piano industriale sono giudicati in continuità con il precedente piano e dunque sostanzialmente in linea con le aspettative.

Tornano gli acquisti sui bancari dopo la correzione delle ultime tre sedute, favoriti dal buon andamento di tutto il settore in Europa. Tra i singoli titoli del comparto, in evidenza Bper (BIT:EMII) e Mps (BIT:BMPS) con rialzi attorno al 3%, seguite da Banco Bpm (BIT:BAMI) e Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) con progressi rispettivamente dell'1,7% e dell'1,5%.

Secondo l'agenzia di rating Dbrs Morningstar le banche italiane sono ben posizionate per assorbire l'impatto della possibile richiesta della Banca d'Italia di attivare una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico. E questo "grazie alla sostenuta generazione organica di capitale registrata nel 2023 che ha contribuito a rafforzare i buffer di capitale nonostante le distribuzioni più generose agli azionisti attraverso dividendi e buyback azionari di alcune banche".