Borsa Milano scivola in rosso su attese WS negativa, giù utility, Leonardo, bene Saipem

Reuters

Pubblicato 17.11.2022 15:07

MILANO (Reuters) - Non riesce il rimbalzo in Piazza Affari e negli altri mercati europei che si sono girati in negativo in scia del peggioramento dell'andamento dei futures sugli indici azionari Usa che fanno presagire un avvio in calo a Wall Street nel pomeriggio.

Un trader sottolinea che le borse si muovono in scia degli indici Usa e quindi gli investitori guardano sostanzialmente a quello oggi.

Non ci sono appuntamenti di rilievo nel calendario Bce e scarna è anche l'agenda macro.

Intorno alle 12,50 il FTSE Mib arretra dello 0,62%. Volumi intorno a 670 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Resta ben raccolta SAIPEM (BIT:SPMI) (+2,2%) in scia del cambio di raccomandazione da parte di un Berenberg a "Buy" da "Hold" che segue quello a "Overweight" da "Neutral" di Jp Morgan (NYSE:JPM) otto giorni fa.

Generalmente venduto il comparto energia e oil con il prezzo del Brent in ritracciamento. Sul comparto, in particolare delle utility, pesa anche lo stop del Tar che ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalle società energetiche contro la tassazione degli extra profitti. ENEL (BIT:ENEI) ed ENI cedono l'1,1%. A2A (BIT:A2) arretra dell'1,15%, ACEA segna -1,7%, IREN (BIT:IREE) -0,4% e HERA (BIT:HRA) -0,8%. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) "la notizia è potenzialmente negativa per le società petrolifere ed energetiche, in particolare per Eni (BIT:ENI) che a oggi è il principale contributore con 1,4 miliardi già pagati". Anche per Banca Akros "si tratta chiaramente di una cattiva notizia".

Banche fiacche, con le big che accentuano il ribasso: UNICREDIT (BIT:CRDI) a -0,85% e INTESA SP a -1,2%. In controtrend MPS (BIT:BMPS) che segna un rialzo del 2,1%, ma sempre lontana dal prezzo della sottoscrizione dell'aumento di capitale a 2 euro.

Venduta LEONARDO, che arretra del 3,1%. Da diverse sedute il titolo oscilla fra rialzi e repentini ribassi con un andamento volatile. Secondo indiscrezioni di stampa, a seguito del bilaterale tra la premier Giorgia Meloni e il presidente cinese Xi Jinping al G20, entro il 2035 si sbloccherà la vendita in Cina di 200-250 aerei prodotti da Atr, società italo-francese di Leonardo e Airbus. Un trader rileva che il titolo scende nonostante l'importante commessa in Cina. Equita stima "che il valore complessivo della commessa possa aggirarsi intorno a 5 miliardi da spalmare su oltre un decennio per un fatturato annuo indicativo di 300-400 milioni che rappresenterebbe il 15-20% del fatturato annuo di un anno normale".

Lieve rimbalzo per NEXI (BIT:NEXII) (+0,15%) dopo la caduta degli ultimi due giorni post collocamento del 5,1% della quota di Intesa Sanpaolo. Un trader segnala che, con effetto da domani, aumenterà il flottante in Borsa della fintech company e quindi anche il peso sull'indice Ftse Mib dello 0,13% rispetto all'attuale 1,67%. Questo comporta l'adeguamento nei portafogli da parte dei gestori di fondi.

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