Borsa Milano tonica con energia e auto, banche attendono Moody's

Reuters

Pubblicato 19.05.2023 12:28

MILANO (Reuters) - Piazza Affari accelera a fine mattina aiutata, come le altre borse europee, dall'intonazione positiva dei futures sugli indici di Wall Street grazie alla crescente fiducia sul raggiungimento di un accordo politico sul tetto del debito Usa.

Bene oil, auto e utility, mentre restano un passo indietro le banche italiane in attesa del verdetto di Moody's di stasera sul debito italiano, suggerisce un trader.

Intorno alle 11,45 l'indice Ftse Mib sale dell'1,2% con volumi intorno a 750 milioni di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Il rimbalzo del greggio spinge il settore energia con SAIPEM (BIT:SPMI) (+3%) che prosegue la corsa iniziata ieri dopo l'annuncio di importanti contratti. ENI (BIT:ENI) sale di 1,2%.

Recuperano le utility dopo il calo della vigilia. In testa HERA (BIT:HRA) a +3,1%. ENEL (BIT:ENEI) +1,3%.

Brilla l'auto come in Europa. CNH (BIT:CNHI) e STELLANTIS salgono di circa 2%.

Bene STM (EPA:STMPA) con i tech europei e in vista del buon avvio del Nasdaq.

Frazionale calo per il settore bancario, poco più indietro di quello europeo. Stasera, dopo la chiusura dei mercati Usa, si pronuncerà Moody's sul rating italiano, attualmente a un passo da 'junk', a 'Baa3' con outlook negativo. La maggior parte degli analisti esclude l'ipotesi bocciatura. Secondo un trader, tuttavia, il tema porta un po' di tensione sul comparto italiano.

UNICREDIT (BIT:CRDI) e BPER (BIT:EMII) perdono lo 0,7%, BPER -0,1%, INTESA SANPAOLO (BIT:ISP) +0,4%, tutte sopra i minimi della mattina.

Rallenta TELECOM ITALIA (BIT:TLIT) (+0,5%) mentre insistono le speculazioni in vista dell'appuntamento del 9 giugno per la presentazione delle offerte per la rete.

In luce FINCANTIERI (BIT:FCT) (+2%) dopo un contratto dal Dipartimento della Difesa Usa da 526 milioni di dollari.

Vivace AUTOGRILL (+2,7%) dopo che Dufry ha raggiunto l'87% del capitale con l'Ops, che sarà riaperta per cinque giorni dal 26 maggio al primo giugno. In caso di superamento del 90% del capitale ci sarà il sell-out, ricorda Equita.