Borsa Milano torna in calo dopo recupero, Tim maglia nera, corre Moncler

Reuters

Pubblicato 19.01.2022 17:17

Aggiornato 19.01.2022 17:27

MILANO (Reuters) - Piazza Affari, incerta, perde slancio dopo il recupero avviato a fine mattinata, frenata dal forte calo di Telecom Italia (MI:TLIT) e dalla debolezza dei bancari a fronte dell'ottimo andamento dei titoli del lusso, forti in tutta Europa.

La borsa milanese resta indietro rispetto agli altri listini continentali mentre Wall Street tenta il rimbalzo grazie ad alcune buone trimestrali e al rally dei tecnologici.

In particolare, i risultati migliori delle attese di Bank of America (NYSE:BAC) e Morgan Stanley (NYSE:MS), risollevano il morale degli investitori dopo la deludente apertura della stagione delle trimestrali. I riflettori rimangono tuttavia sempre rivolti alla crescita dei rendimenti sull'obbligazionario, contribuendo anche alle maggiori aspettative sui rialzo dei tassi Usa.

Alle 16,40 circa l'indice FTSE Mib è in calo dello 0,4%.

Tra i titoli in evidenza:

Maglia nera del FTSE Mib, Telecom Italia perde oltre il 3%, sopra i minimi di seduta, appesantita dall'incertezza sulle strategie del gruppo e dall'affievolirsi della prospettiva di un'offerta pubblica di Kkr.

Seduta negativa per Prysmian (MI:PRY) (-2,2%) che risente della notizia sulle ispezioni effettuate dall'antitrust tedesco su alcuni stabilimenti del gruppo in Germania per accertare un possibile coordinamento per la determinazione del sovrapprezzo sui metalli.

Tornano gli acquisti nel lusso oggi trainato dai forti dati sulle vendite riportate da big del settore come Richemont e Burberry. A Milano Moncler (MI:MONC) sale del 3,3%, Cucinelli (MI:BCU) e Tod's (MI:TOD) dell'1,7%, mentre in controtendenza FERRAGAMO (MI:SFER) cede l'1%

Tra i peggiori del paniere principale Recordati (MI:RECI) e Stm (PA:STM) lasciano sul terreno oltre il 2%.

Perdite diffuse tra i bancari con Intesa Sanpaolo (MI:ISP) in calo dell'1,7% e UniCredit (MI:CRDI) dell'1%.

Sempre sul fronte dei finanziari, Generali (MI:GASI) cede lo 0,7% circa mentre prosegue lo scontro interno sulla governance. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo, l'effetto negativo legato all'incertezza sulla governance potrebbe tuttavia essere controbilanciato dai possibili acquisti di titoli da parte del patto Caltagirone-Del Vecchio-Crt per avvicinarsi al 20%. In attesa di nuovi sviluppi, Citigroup (NYSE:C) ha tagliato il giudizio sulla compagnia triestina a "neutral" da "buy" con target price ridotto a 19,8 da 21,2 euro.

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Raccolte Saipem (MI:SPMI) e Eni (MI:ENI) in rialzo rispettivamente de 3,6% e 1%.

In calo i titoli Mfe (ex Mediaset (MI:MFEB)) con le azioni di categoria B in discesa del 2,4% e quelli di categoria A del 2% dopo che, secondo una fonte vicina alla situazione, il gruppo sta valutando la possibilità di presentare un'offerta per i tre canali televisivi in Francia messi in vendita da TF1 e da M6 nell'ambito del processo per ottenere il via libera dell'antitrust transalpino all'integrazione tra i due gruppi. Il potenziale deal è considerato dagli analisti interessante anche se non rilevante dal punto di vista trasformativo e per le strategie di consolidamento del gruppo.