Borsa Milano venerdì nero su nuova variante, giù oil, Autogrill, banche, strappa Diasorin

Reuters

Pubblicato 26.11.2021 14:47

MILANO (Reuters) - Seduta drammatica a Piazza Affari, e più in generale sulle borse europee, affondate dai timori legati alla nuova variante sudafricana del coronavirus che stamani ha fatto crollare anche i mercati asiatici.

Si sa ancora poco di questa variante, scoperta in Sudafrica, Botswana e Hong Kong. Ma gli scienziati sostengono che abbia una inusuale combinazione di mutazioni e potrebbe essere capace di aggirare la risposta immunitaria del vaccino o rendere il virus più trasmissibile.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato il divieto d'ingresso in Italia a chi è stato negli ultimi giorni in alcuni paesi dell'Africa meridionale a causa della diffusione della nuova variante in quelle aree.

Ritraccia pesantemente il greggio, con il Brent in calo del 5,6% a 77,6 dollari al barile a causa della nuova variante che spaventa gli investitori, facendo aumentare i timori legati a un eccesso di offerta a livello globale.

"Oggi pesa anche molto il fatto che sia un venerdì e che Wall Street sia aperta solo a regime ridotto. Sui mercati c'è panico per questa nuova variante, ma anche voglia di prendere profitto dopo il rally delle borse", osserva un trader.

I futures sul Dow Jones indicano un avvio in calo di oltre il 2% questo pomeriggio alla ripresa delle contrattazioni post festività di ieri.

Intorno alle 12,50 l'indice FTSE Mib cede il 3,1%, ma è arrivato a perdere fino al 4,2% nei primi scambi stamani. I volumi superano i 2,2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Quasi tutti i titoli oggi sono in lettera pesante: particolarmente colpiti quelli interessati da eventuali restrizioni, come Autogrill che registra un ribasso intorno al 7%, tornando sui livelli di fine luglio scorso. A pesare i timori di nuovi stop negli spostamenti a causa della recrudescenza della pandemia e della nuova variante del coronavirus individuata in alcuni Paesi.

Male il settore oil, con Eni (MI:ENI) in flessione del 5% circa, Saipem (MI:SPMI) cede il 4%, Tenaris (MI:TENR) arretra del 5,3%. Molto male anche il raffinatore petrolifero Saras (MI:SRS) in ribasso del 5%. Il comparto a livello europeo segna un calo del 4,6%.

Non c'è pace anche per le banche (-5% lo stoxx settoriale europeo) con le big UniCredit (MI:CRDI) in flessione del 6,5% e Intesa (MI:ISP) del 4,3%. Mps (MI:BMPS) contiene il ribasso a -2,5%.

Pesanti anche gli industriali, come Stellantis (MI:STLA) (-4,4%) e Leonardo(-4%).

Non c'è scampo per il settore del lusso, che potrebbe subire nuove ripercussioni negative da eventuali blocchi agli spostamenti, con Ferragamoin rosso del 5,5% e TOD'S (MI:TOD) del 5,6%.

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Fra i pochi segni positivi, si distingue Diasorin (MI:DIAS) che balza intorno al 7,5%. La società di diagnostica si avvantaggia del sempre maggiore ricorso a tamponi antigenici e molecolari, che rappresentano il 30% dei ricavi dell'azienda, in un momento in cui si assiste a una recrudescenza della pandemia.

Sempre volatile Telecom Italia (MI:TLIT) (TIM) (+1,3%) che fa comunque meglio rispetto al resto del mercato per l'effetto speculativo legato a una possibile Opa. Il titolo è sempre a ridosso del prezzo indicativo di 0,5050 euro proposto dal fondo Usa Kkr per rilevare il controllo. Secondo Bloomberg, Kkr e Cvc Capital Partners stanno valutando di mettersi assieme per un'offerta sulla società di tlc. "Su Tim c'è l'interesse da parte dei fondi di private equity e quindi il titolo lo tieni in portafoglio, non si vende adesso", sottolinea un trader.