Borsa Milano, venerdì nero su timori banche, pioggia di vendite su settore, balza Diasorin

Reuters

Pubblicato 24.03.2023 17:32

MILANO (Reuters) - Ultima seduta di settimana all'insegna delle vendite a Piazza Affari, affossata dai bancari sui rinnovati timori per lo stato di salute e la tenuta del settore in Usa e Europa.

Dopo il caso Credit Suisse, le cui modalità di salvataggio da parte di Ubs lo scorso weekend hanno generato grosse critiche per il trattamento dei possessori dei bond At1, nel mirino degli investitori oggi è Deutsche Bank (ETR:DBKGn).

Nella sua terza seduta di perdite il titolo dell'istituto tedesco arriva a perdere oltre il 12% a Francoforte, accompagnata da un forte rialzo dei Cds, scatenando le vendite su tutto il settore europeo, nonostante i messaggi rassicuranti sul sistema bancario continentale giunti da diversi leader europei e dal numero uno della Bce Christine Lagarde nel giorno del Consiglio Ue.

L'approssimarsi della chiusura del mercato per il fine settimana aumenta la pressione degli investitori che chiudono le posizioni sull'azionario, preferendo rivolgersi ai porti più sicuri dell'obbligazionario.

Intorno alle 17,00 l'indice FTSE Mib è in calo dell'1,9% sopra i minimi di seduta. Grazie al forte rally di inizio settimane l'indice principale di Piazza Affari si avvia a chiudere una settimana particolarmente intensa con un saldo positivo di circa l'1,8%. Volumi pari a circa 1,9 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

L'indice del settore bancario italiano perde il 2,5% dopo essere arrivato a perdere oltre il 5% intraday. Da inizio mese il paniere segna una perdita del 14%. Tra le più penalizzate BPER (BIT:EMII) e BANCO BPM (BIT:BAMI) perdono il 4%, UNICREDIT (BIT:CRDI) il 3%.

In parziale recupero i titoli del risparmio gestito conBANCA MEDIOLANUM (BIT:BMED), AZIMUT (BIT:AZMT) che limitano i cali intorno all'1% dopo le maggiori perdite di giornata

Il sentiment negativo sul mercato non risparmia altri settori, come gli industriali e gli Oil, quest'ultimi appesantiti anche dal calo delle quotazioni petrolifere. IVECO perde il 4,6%, LEONARDO il 3,1%, mentre ENI (BIT:ENI) e SAIPEM (BIT:SPMI) arretrano di oltre il 2%.