Borsa Milano verso chiusura ottava in netto rialzo su banche, oil, corre Cnh, giù Tod's

Reuters

Pubblicato 15.10.2021 17:18

Aggiornato 15.10.2021 17:28

MILANO (Reuters) - Piazza Affari si avvia a chiudere la seduta in buon rialzo, al termine di un'ottava che ha visto l'indice delle principali blue-chip, il FTSE Mib, tornare sui livelli di metà agosto scorso.

Bene anche le altre borse europee, sostenute da un clima di ottimismo per le buone notizie sul fronte delle trimestrali Usa.

A Wall Street andamento in deciso rialzo per i principali indici sulla scia dei risultati solidi di Goldman Sachs (NYSE:GS) e del dato delle vendite al dettaglio a settembre in rialzo contro un consensus che scommetteva su un calo e questo rafforza le prospettive della ripresa dell'economia.

Intorno alle 16,30 l'indice FTSE Mib segna un progresso dello 0,75%. Volumi pari a poco più di 2 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Molto tonici i bancari, forti in tutta Europa con lo stoxx settoriale in salita del 2,2% in un mercato che guarda con interesse all'attesa nuova ondata di consolidamento del settore in Italia. Secondo fonti Reuters il Tesoro valuta un'estensione di sei mesi, fino a giugno 2022, del termine per accedere agli incentivi alle fusioni aziendali.

Per Equita, se confermato, questo elemento "supporta l'appeal speculativo del settore per i prossimi trimestri".

Fra i migliori Banco BPM, tra i protagonisti attesi nell'M&A, sale dell'1%. Secondo gli analisti di Intesa Sanpaolo (MI:ISP), "l'estensione sarebbe positiva per il Banco che avrebbe più tempo per negoziare un accordo con Bper (MI:EMII)". Unicredit (MI:CRDI) arrotonda il rialzo a +1%, in attesa di novità sul fronte del deal con Mps (MI:BMPS) (-0,9%). Ben raccolta Intesa Sanpaolo in salita del 2,5%. Molto forte Pop Sondrio (+2,4%), sui massimi da inizio settembre, mentre si avvicina il via libera della Bce al nuovo statuto in vista della trasformazione in Spa che la banca sarà chiamata ad approvare in assemblea entro fine anno.

Volatile Leonardo con un andamento erratico (+0,5%) nonostante i chiarimenti di ieri sui difetti ad alcune parti fornite a Boeing (NYSE:BA) per il jet 787. Leonardo ha sottolineato che i difetti in alcune parti del B787 sono da attribuire a un ex subfornitore e che la società non si assumerà alcun onere sulla vicenda. Sull'onda della notizia le azioni hanno chiuso in calo di oltre il 7% la seduta di ieri. Alla luce di quanto specificato dal gruppo, gli analisti sottolineano l'eccessiva reazione del titolo, ma attendono ulteriori chiarimenti.

In rialzo l'automotive e i titoli petroliferi, questi ultimi al traino del nuovo balzo del Brent a 85 dollari al barile. In rally CNH (MI:CNHI), +3,7% dopo le vendite di ieri dovute all'annuncio della chiusura temporanea di diversi siti produttivi in Europa a causa della carenza di componenti chiave. Stellantis cresce dello 0,9%.

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Eni (MI:ENI) guadagna il 2% dopo che Berenberg ha rivisto al rialzo il target price a 13,5 da 10 euro e con le quotazioni petrolifere che continuano a salire. Saipem (MI:SPMI) avanza dello 0,8%. Molto forte Tenaris (MI:TENR) in salita del 3,6%.