Borsa Usa, futures in rialzo dopo sell-off venerdì grazie a calo tensioni in Medio Oriente

Reuters

Pubblicato 22.04.2024 14:50

(Reuters) - I futures degli indici azionari Usa sono in rialzo dopo il crollo di venerdì grazie all'allentamento delle tensioni in Medio Oriente che favorisce la propensione al rischio, mentre gli investitori guardano a una settimana ricca di eventi con importanti risultati nel settore tech e dati chiave sull'inflazione.

Alle 12,15 italiane, i futures sul Dow avanzano dello 0,48%, quelli sull'S&P 500 dello 0,58%, e i futures sul Nasdaq 100 dello 0,73%.

Il Nasdaq e l'S&P 500 hanno chiuso in ribasso venerdì, complice il calo di Netflix (NASDAQ:NFLX) dopo risultati poco incoraggianti. Entrambi gli indici hanno registrato così sei sedute consecutive di ribassi, la serie di perdite più lunga dall'ottobre 2022.

Nvidia guida i rialzi dei titoli megacap "growth" con +2,5% negli scambi premarket dopo il calo del 10% dell'ultima seduta.

Altri titoli come Meta Platforms, Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e Alphabet (NASDAQ:GOOGL) salgono tra lo 0,5% e l'1,1%.

Gli occhi saranno puntati su Tesla (NASDAQ:TSLA), Meta Platforms, Alphabet e Microsoft (NASDAQ:MSFT) questa settimana, mentre le società si preparano a presentare i loro risultati trimestrali.

La modalità "risk-on" è stata sostenuta anche dai segnali di allentamento delle tensioni in Medio Oriente: venerdì il ministro degli Esteri iraniano ha detto che il Paese stava indagando su un attacco avvenuto nella notte, aggiungendo che finora non è stato dimostrato un legame con Israele e minimizzandolo.

"Durante la notte, il sentiment sul rischio è migliorato grazie al fatto che nel fine settimana non sono arrivate notizie geopolitiche negative", ha detto in una nota Mohit Kumar, chief economist Europe di Jefferies.

"Continuiamo a rimanere cauti questa settimana, anche se il repricing della scorsa, in particolare per quanto riguarda i titoli tech, potrebbe offrire opportunità di acquisti sui ribassi".

I titoli azionari hanno perso terreno di recente a seguito della revisione delle aspettative sul taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve dopo una serie di dati economici solidi che segnalano pressioni inflazionistiche persistenti.

Secondo i dati di Lseg, i mercati monetari stanno valutando solo 38 punti base (bps) di tagli dei tassi quest'anno, in calo rispetto ai circa 150 bps visti all'inizio dell'anno.

Questa settimana sono in programma i dati delle spese per i consumi personali (Pce) di marzo, l'indicatore dell'inflazione preferito dalla Fed, per verificare ulteriormente la traiettoria della politica monetaria.