Borse Europa in calo con titoli healthcare e costruzioni

Reuters

Pubblicato 21.10.2020 11:51

di Sruthi Shankar

(Reuters) - L'azionario europeo è in ribasso per la terza sessione consecutiva, zavorrato dal comparto healthcare e dal settore delle costruzioni, con i risultati positivi del colosso alimentare Nestlè e di Ericsson, produttore di infrastrutture per le tlc, che limitano le perdite.

L'indice paneuropeo STOXX 600 è in ribasso dell' 1,3%, in netto contrasto con la i mercati asiatici e i futures di Wall Street, stabili sulle speranze di un nuovo pacchetto di stimoli Usa.

Scivola gran parte dei settori europei, con il comparto healthcare in testa alle perdite, mentre i titoli bancari vengono sostenuti dai rendimenti in crescita dei titoli di Stato Usa ed europei.

Nestlé ha alzato le stime relative alle vendite per il 2020, dopo aver superato le attese per il trimestre, ma il titolo cede lo 0,5%.

La svedese Ericsson balza del 6,4%, in un quadro in cui margini più alti e il lancio della rete 5G in Cina hanno contribuito a far registrare all'azienda un Ebitda superiore alle previsioni.

Nonostante i risultati societari siano generalmente positivi, la reintroduzione di nuove limitazioni alla mobilità da parte di molti Paesi europei a seguito dell'aumento dei casi di Covid-19 potrebbe pesare sull'attività economica del quarto trimestre, come fa notare Patrick Moonen, principal strategist di NN Investment Partners.

E' da giugno, quando ha recuperato gran parte delle perdite causate dallo scoppio della pandemia, che lo Stoxx 600 fa fatica a uscire fuori dal trading range. Il benchmark resta comunque del 16% al di sotto dei massimi record.

Vivendi (PA:VIV) è in rialzo del 2,3% dopo che il gruppo francese di media e comunicazioni ha registrato vendite superiori alle attese per il trimestre e ha rivelato di avere in programma la quotazione in borsa del suo asset di maggior pregio, la controllata Universal Music, per il 2022.

La società aurifera Centamin crolla del 20,7% in coda allo STOXX 600 dopo aver tagliato le stime di produzione per il 2020.