Borse europee in calo dopo annuncio Fed su aumento tassi

Investing.com

Pubblicato 27.01.2022 09:07

Aggiornato 27.01.2022 09:49

Di Alessandro Albano

Investing.com - Borse europee in netto calo in scia a Wall Street, dopo la conferma di un imminente aumento dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve mercoledì sera, che sarà seguito subito dopo dalla riduzione del bilancio della banca.

Al momento, il FTSE MIB perde lo 0,6% (-164 punti) con UniCredit (MI:CRDI) in riunione per approvare i conti trimestrali, il Dax cede l'1,4%, il Cac cala al -0,9%, mentre l'Euro Stoxx 50 registra il -1,3%.

In Usa, lo S&P 500 ha invertito la rotta positiva e ha perso lo 0,2%, il Dow Jones ha perso lo 0,4%, mentre il Nasdaq ha chiuso sulla parità. Andamento negativo anche per le borse asiatiche, con Nikkei 225 in calo del 3,1%, ASX 200 in rosso dell'1,8%, Hang Seng al -2,4% e Shanghai Composite al -1,8%.

Si segnala il movimento del titolo decennale, attestatosi intorno all’1,85% dopo l'annuncio del Marriner S.Eccles Building, mentre lo spread tra i rendimenti dei titoli a cinque e 30 anni si è abbassato ai minimi dal 2019.

La banca centrale statunitense ha annunciato ieri sera di essere "pronta ad alzare i tassi" nel mese di marzo, e subito dopo, con la fine degli acquisti obbligazionari ad inizio mese, darà inizio al processo di riduzione del bilancio, un segnale della fine delle politiche ultra-espansive che hanno contraddistinto il biennio pandemico.

"Con un'inflazione ben al di sopra del 2 per cento e un mercato del lavoro forte, il Comitato (FOMC) prevede che presto sarà opportuno aumentare l'intervallo dei tassi sui fondi federali", si legge statement separato, verrà attuato "in modo prevedibile" e "adeguato".

La parola più usata da Powell durante la conferenza stampa , afferma in una nota di ricerca Antonio Tognoli, head of research di Integrae SIM, "è stata flessibilità". "L’azione della FED nei prossimi mesi non è quindi preordinata, ma sarà guidata dal flusso di dati. In sostanza non è possibile prevedere quanti rialzi dei tassi ci saranno nel 2022", afferma l'esperto, ma la Fed "è consapevole di trovarsi tra l’incudine dell’inflazione e il martello della crescita economica".

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Nel mercato FX, l'EUR/USD rompe il supporto di 1,12, GBP/USD perde lo 0,3% a 1,3415, mentre USD/JPY avanza al +0,3% una rea 115, con Indice del Dollaro in aumento dello 0,9% a 96,83 ai massimi di un anno e mezzo.

Tra le materie prime, il Brent arretra dello 0,1% a $88,63$ per barile, mentre il WTI è pressoché fermo a $87,60, con l'oro a $1.812 l'oncia dai $1.850 di due giorni fa.

"Non è il 2015, certo. Il debito degli stati è esploso e i debiti qualcuno li deve pagare Powell ha però tenuto a ribadire che l’andamento economico attuale è molto più forte rispetto a quello del 2015, il mercato del lavoro è più solido, ma l’inflazione è decisamente più alta. Grazie alla forza dei fondamentali economici, l’aumento dei tassi non dovrebbe tuttavia danneggiare in modo grave la crescita del PIL e il mercato del lavoro, anche se le differenze tra i due periodi avranno ovviamente un peso nelle decisioni", ha aggiunto Tognoli di Integrae SIM.

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