Covid, risposta immunitaria da vaccino Oxford anche in anziani - Astrazeneca

Reuters

Pubblicato 26.10.2020 12:06

di Guy Faulconbridge e Kate Kelland e Kate Holton

LONDRA (Reuters) - Il vaccino contro il Covid-19 sviluppato dall'Università di Oxford produce una risposta immunitaria simile nei giovani e negli anziani, mentre la percentuale di risposte avverse è minore fra i partecipanti più anziani.

Lo ha comunicato la casa farmaceutica britannica Astrazeneca.

Un vaccino efficace è considerato un elemento che potrebbe fare la differenza nella battaglia contro il nuovo coronavirus, che è responsabile della morte di oltre 1,15 milioni di persone, ha affossato l'economia globale e interrotto il normale svolgimento della vita in tutto il mondo.

"È incoraggiante vedere che l'immunogenicità è simile tra i giovani e gli anziani e che la reattogenicità è inferiore negli anziani, categoria colpita più duramente dal Covid-19", ha detto un portavoce di Astrazeneca a Reuters.

"I risultati vanno ad arricchire la quantità di prove relative alla sicurezza e l'immunogenicità dell'AZD1222", ha detto il portavoce, riferendosi al nome tecnico del vaccino.

La notizia che gli anziani siano in grado di sviluppare una risposta immunitaria dal vaccino è positiva, poiché il sistema immunitario si indebolisce con l'avanzare dell'età e gli anziani sono la categoria con il maggiore tasso di mortalità per coronavirus.

Il Financial Times aveva già annunciato che il vaccino sviluppato da Oxford e AstraZeneca consente alla popolazione più anziana -- maggiormente a rischio -- di sviluppare anticorpi e linfociti T.

Si prevede che il vaccino Oxford/AstraZeneca sarà uno dei primi -- tra quelli prodotti dalle grandi case farmaceutiche -- a ricevere l'approvazione regolamentare, insieme ai candidati di Pfizer (NYSE:PFE) e BioNTech.

Se funzionasse, un vaccino permetterebbe al mondo di tornare parzialmente alla normalità a seguito del tumulto scatenato dalla pandemia.

I test di immunogenicità condotti tramite analisi del sangue su una sottocategoria di partecipanti più anziani richiamano i dati pubblicati a luglio, dai quali è emerso che il vaccino genera "una risposta immunitaria robusta" in un gruppo di adulti in salute tra i 18 e i 55 anni, secondo il Financial Times.