Cox: Addio Alitalia, non ci mancherai

Reuters

Pubblicato 14.10.2021 19:01

di Rob Cox

ROMA (Reuters) - Una domenica sera, mentre ero in taxi a Roma, ho deciso di fare il check-in per il volo per Zurigo che dovevo prendere la mattina dopo. Con un certa sorpresa, ho realizzato che l'app di Alitalia non mostrava nessuna prenotazione. Ed è stato allora che mi sono ricordato di una mail non particolarmente urgente che mi era arrivata da Alitalia un paio di giorni prima. Cercando nella posta, l'ho trovata. L'oggetto recitava: "A proposito della tua prenotazione".

A proposito di quella prenotazione: la mail mi confermava che il mio volo delle 8,45 di lunedì sarebbe partito da Fiumicino ... domenica. Non il giorno dopo.

Dunque perdonatemi se non verserò neppure una lacrima pensando che questa sera, a 74 anni dalla fondazione, Alitalia effettuerà il suo ultimo volo, da Cagliari a Roma. E non sono il solo. Gli italiani, in genere patriottici, che mi dicono di non vedere l'ora che la compagnia di bandiera sparisca - per essere rimpiazzata dalla più piccola Ita (acronimo di Italia Trasporto Aereo) - sono troppi da contare. Un ex funzionario governativo l'ha definita "una vergogna nazionale". Un altro invece si chiede: "Perché Lufthansa non li compra?"

Alitalia è stata senza dubbio una tremenda scocciatura per i contribuenti, oltre che per i molti partner internazionali, tra cui Etihad Airways, Delta Air Lines e Air France-KLM, che hanno investito in uno dei numerosi salvataggi dell'azienda. Solo dal 2017, l'esborso ha raggiunto quota 8 miliardi di dollari, secondo uno studio dell'Istituto Bruno Leoni pubblicato quest'anno. I 3,5 miliardi di euro che Roma ha riversato in Alitalia nel corso della pandemia - circa 300.000 euro per dipendente - sono il doppio della cifra messa a disposizione delle scuole italiane.

Non esiste una sola ragione per il fallimento di Alitalia. In cima alla lista dei motivi interni ci sono sicuramente una pessima gestione, e una relazione generalmente tossica con i dipendenti, che da parte loro hanno organizzato con regolarità scioperi, come quello di lunedì che ha spinto Alitalia di anticipare il mio volo di un giorno. Questo spiega anche il calo nel livello del servizio. Com'è possibile che la compagnia di bandiera italiana serva una pasta peggiore di quella che si trova sui voli Cathay Pacific?

C'è di buono che il tramonto di Alitalia riflette un enorme successo infrastrutturale. Il tempo di percorrenza da Roma a Milano in treno è ormai sceso a tre ore, rendendo così obsoleto il collegamento aereo tra le due città, un tempo la gallina dalle uova d'oro di Alitalia. Era semplicemente impossibile che Alitalia colmasse il buco finanziario con voli verso destinazioni più remote, come la Sicilia, la Sardegna o Trieste.

Per quel che riguarda le destinazioni internazionali, come Francoforte e Londra, preferite degli abitué della business class, indifferenti o quasi al prezzo, Alitalia si è dovuta scontrare con concorrenti più affidabili come Lufthansa e British Airways. Allo stesso tempo gli italiani più sensibili ai prezzi in cerca di voli per il fine settimana o per delle brevi vacanze, hanno scelto compagnie aeree low-cost come easyJet and Ryanair (LON:RYA), che ora è la prima compagnia aerea in Italia.

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Il ritorno dei passeggeri sulle rotaie probabilmente andrebbe celebrato come un insolito trionfo della pianificazione centrale. In aggiunta al maggior comfort e al miglior prezzo, i treni sono una componente chiave per un'economia a basse emissioni di Co2. Un treno da Roma a Milano produce 25 chilogrammi di Co2, contro i 113 di un volo, secondo EcoPassenger. E in effetti, dall'altra parte dell'oceano, una delle ragioni citate tra le cause della mancata velocizzazione del corridoio ferroviario Amtrak che collega Boston, New York e Washington, è proprio la costante resistenza delle compagnie aeree.

Da questo punto di vista dunque, è un bene che Ferrovie dello Stato, di proprietà del governo, abbia sconfitto Alitalia, un'azienda quotata in borsa dieci anni fa. Di recente, Ferrovie per poco non si è aggiudicata una fetta di Alitalia nel corso di un ennesimo tentativo, poi fallito, di ristrutturare la compagnia.

Una compagnia più piccola, non schiacciata dal debito, sorgerà dalle ceneri di Alitalia, con la speranza di essere più competitiva di quest'ultima. Con i suoi circa 50 aerei collegherà meno destinazioni, 44, e crescerà seguendo la crescita della domanda. Ita erediterà appena metà degli slot Alitalia a Fiumicino, e l'85% a Linate. Ci sono anche alcuni sinistri presagi: gli assistenti di volo continueranno ad indossare le uniformi di Alitalia, discendenti lontane di quelle disegnate da Giorgio Armani. Non solo, ma anche il primo volo di domani: Roma-Milano, proprio la tratta spolpata dalla ferrovia ad alta velocità.