"Credit Suisse non poteva salvarsi: accordo o fallimento". Le scuse del presidente

Investing.com  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 05.04.2023 11:10

Aggiornato 05.04.2023 11:20

Di Ketki Saxena

Investing.com -- In occasione dell'ultima assemblea annuale degli azionisti del Credit Suisse (SIX:CSGN), il management si è scusati per le cause che hanno portato all'acquisizione della banca da parte dello storico rivale UBS. Axel Lehmann, presidente del credito svizzero, ha espresso "rammarico e delusione per non essere riuscito ad arginare la perdita di fiducia accumulata negli anni".

Gli azionisti, tuttavia, non si sono fatti impietosire dall'ammissione di colpa e hanno dichiarato di "essersi sentiti truffati" dalla scomparsa di questa istituzione vecchia di 167 anni. Gli shareholder hanno poi accusato la dirigenza del Credit Suisse di "non essere riuscita ad ottenere un prezzo migliore da UBS" e "di averli lasciati vulnerabili" durante la crisi bancaria.

"Si può quasi assaporare il sentimento di disgusto e tradimento che si prova oggi", ha detto un azionista. Ricordiamo che la banca è stata venduta a UBS per 3,24 miliardi di dollari, poco meno di un terzo del valore di mercato di 8 miliardi di euro. 

La procura generale svizzera ha avviato un'indagine per verificare se siano state violate le leggi nell'accordo, mentre la prossima settimana i legislatori svizzeri discuteranno della transazione in una sessione speciale del Parlamento.

L'amministratore delegato Ulrich Körner ha poi ammesso di aver fallito, ma difendendo la cessione di Credit Suisse a un valore così basso come "necessaria per salvare il sistema finanziario svizzero" ed "evitare ulteriore instabilità a livello globale".

"La banca non poteva essere salvata", ha detto Körner, sottolineando che alla fine erano rimaste solo due opzioni per la banca: un accordo o il fallimento.

Diversi azionisti hanno chiesto risposte sul perché le loro partecipazioni siano state azzerate dall'accordo, altri invece hanno attaccato la cultura dell'istituto, incolpando il suo coinvolgimento in vari scandali e passi falsi di aver contribuito alla scomparsa dell'azienda. Uno dei manifestanti ha persino indossato la giacca con la scritta "Liquidate Criminal Suisse + Banksters Assets".

Lehmann ha concluso le cinque ore di riunione con un tono agrodolce: "Il Credit Suisse, con la sua lunga e ricca storia, sta aprendo una nuova fase storica. Ce ne rammarichiamo profondamente".

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