Credit Suisse, utile netto trim3 -38%, deludono ricavi gestione patrimoniale

Reuters

Pubblicato 29.10.2020 10:28

ZURIGO (Reuters) - Credit Suisse Group AG ha registrato un calo del 38% dell'utile netto del terzo trimestre, con lo slancio dell'investment banking che non è riuscito a compensare il rallentamento nella divisione delle gestioni patrimoniali, mentre un aumento una tantum lo scorso anno dei ricavi ha fatto apparire piatto il dato di quest'anno.

L'utile ha raggiunto i 546 milioni di franchi svizzeri nel periodo luglio-settembre, rispetto alla media di 572 milioni di franchi stimati in 17 previsioni degli analisti elaborate dalla banca svizzera.

L'anno scorso i ricavi avevano registrato un incremento straordinario di 327 milioni di franchi dovuto alla vendita della piattaforma di fondi InvestLab.

La banca ha inoltre dichiarato di voler riavviare il piano di riacquisto di azioni proprie l'anno prossimo, spendendo fino a 1,5 miliardi di franchi svizzeri per riacquistare azioni e prevedendo un dividendo per il 2020 superiore del 5% rispetto all'anno precedente.

In un comunicato, Credit Suisse ha detto di essere focalizzata sul supporto ai clienti "durante la persistente pandemia di Covid-19 e le sfide economiche che ne derivano. Ci aspettiamo che questo contesto continui a portare a livelli elevati di attività di transazioni e di trading".

L'amministratore delegato, Thomas Gottstein, a luglio ha annunciato un'ampia tornata di tagli ai costi, tra cui la fusione della divisione di trading dei mercati globali e di quella di investment banking incentrata sulla consulenza e dei mercati dei capitali, come sua prima importante mossa strategica per la banca.

La neocostituita divisione di investment banking ha visto crescere l'utile lordo a 370 milioni di franchi.