Dividendi record: oltre i $1.560 mld nel 2022 grazie all'Oil&Gas - Janus Henderson

Investing.com  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 01.03.2023 11:23

Aggiornato 01.03.2023 12:10

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Nel 2022 su scala globale si è riscontrato un netto incremento dei dividendi: +8,4% raggiungendo la cifra record di $1.560 miliardi a fronte di una crescita sottostante del 13,9%. I numeri arrivano dal report Global Dividend Index di Janus Henderson. 

In Europa mentre negli USA i dividendi sono cresciuti di meno della metà rispetto al resto del mondo, essenzialmente "a causa della minore esposizione del Paese ad alcuni dei principali trend settoriali del 2022", ma i dividendi delle società USA hanno dato prova "di grande resilienza nel corso della pandemia e quindi la ripresa è stata meno marcata", viene spiegato nello studio. 

Nel Regno Unito si è registrato un aumento del 12,1%, mentre in Giappone la crescita complessiva "è stata fortemente frenata dalla debolezza dello yen".

La spinta dell'energia

A seguito dell’impennata dei prezzi dell’energia i produttori di petrolio e gas hanno incrementato i pagamenti agli azionisti di due terzi tramite un mix di distribuzioni ordinarie e dividendi straordinari una tantum. "L’aumento dei dividendi globali nel 2022 si deve per quasi un quarto a tali società", spiega Janus Henderson. 

Anche banche e società finanziarie, in particolare negli USA, nel Regno Unito e in Europa, hanno contribuito per un quarto alla crescita annua portando avanti la consistente ripresa dei dividendi post pandemia iniziata nel 2021.

Contemporaneamente, i costi di spedizione alle stelle hanno sostenuto le società dei trasporti di tutto il mondo e a seguito dell’impennata della domanda e dei rincari di automobili e beni di lusso le aziende attive in questi ambiti si sono rivelate il più importante driver della crescita dei dividenti in Europa.

Per contro, il calo dei prezzi delle materie prime ha comportato una flessione delle distribuzioni nel settore estrattivo che nel 2021 avevano toccato i massimi storici.

A livello settoriale emergono alcuni evidenti vincitori, tuttavia la crescita è stata generalizzata - su scala globale l’88% delle società ha incrementato o confermato i dividendi.

Per quanto riguarda l'Italia, ha dichiarato Federico Pons, Country Head per l’Italia di Janus Henderson Investors,“i dividendi sottostanti sono saliti del 3,3% segnando un nuovo record con 15,5 miliardi di euro, e hanno superato di poco il livello massimo del 2021. Nel settore finanziario, il totale del 2021 comprendeva il recupero dei pagamenti non effettuati in precedenza, ed è per questo che il risultato del 2022 sembra inferiore nel confronto. Da menzionare Atlantia (BIT:ATL) che ha ripreso le distribuzioni di dividendi”. 

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

Outlook 2023 

In generale, ha spiegato Jane Shoemake, Client Portfolio Manager di global equity income, “nonostante l’inflazione in forte aumento, l’inasprimento dei tassi di interesse, la guerra e il calo dei prezzi degli asset nel 2022, i dividendi globali hanno continuato a crescere confermando la loro importanza per gli investitori di tutto il mondo. A livello globale i dividendi sono tornati ai livelli pre-pandemia, lo dimostrano le distribuzioni in linea con i trend storici. È un ottimo risultato se si pensa alla portata degli sconvolgimenti economici causati dalla Covid-19".

"Nel nuovo anno - aggiunge il manager - le prospettive per i dividendi appaiono più incerte, viene  precisato nell'analisi. All’orizzonte incombono "elementi problematici" quali l’inflazione, l’entità dei futuri rialzi dei tassi e i rischi geopolitici. I flussi di cassa delle aziende saranno soggetti a pressioni per via della diminuzione della domanda e del maggior costo di servizio del debito che limiteranno il margine di crescita dei dividendi. A livello settoriale, è improbabile che i dividendi delle società energetiche facciano segnare aumenti paragonabili a quelli del 2022 mentre nel settore estrattivo le distribuzioni dipenderanno dall’andamento delle commodity sottostanti. In ogni caso, è probabile che la riapertura in Cina dia slancio alla crescita economica una volta passata l’attuale ondata di contagi da Covid-19. In ambito finanziario, le banche beneficeranno di margini più ampi in un contesto di tassi di interesse più alti; pertanto un’ulteriore crescita dei dividendi è verosimile a patto che si provveda a un’attenta pianificazione delle misure da adottare in caso di aumento dei crediti inesigibili nel quadro del rallentamento dell’economia".

"In definitiva, i dividendi sono molto meno volatili degli utili e al momento la copertura dei dividendi - il rapporto tra utili e dividendi - è a livelli elevati. Pertanto, nonostante le molteplici incertezze, prospettiamo un’ulteriore crescita dei dividendi nel 2023”.

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche