Reuters
Pubblicato 16.10.2020 17:35
di Marc Jones
LONDRA (Reuters) - Alcune delle maggiori economie mondiali potrebbero subire un declassamento del proprio merito di credito sovrano oppure essere avvertiti che questo potrebbe accadere nei prossimi mesi, in una seconda ondata di revisioni dovuta al coronavirus.
Lo ha detto a Reuters il direttore generale e analista capo del debito sovrano di S&P Global Roberto Sifon-Arevalo, sottolineando che i mastodontici costi del sostegno ai sistemi sanitari, alle imprese e ai lavoratori durante la pandemia stanno deteriorando radicalmente le finanze di alcuni paesi.
L'agenzia di rating ha già declassato o tagliato gli outlook di circa 60 paesi quest'anno ma, tra questi, le nazioni più ricche con un rating più alto sono state relativamente poche.
Ma il quadro potrebbe cambiare dato che alcuni di questi hanno già accumulato 15-20 punti di debito come percentuale sul Prodotto Interno Lordo (Pil) - valori a cui si arriva normalmente nel giro di quattro o cinque anni - e saranno costretti ad una spesa maggiore per i prossimi tre-cinque anni.
"Stiamo parlando dei rating nell'Ue o in paesi altamente sviluppati come il Giappone o il Regno Unito o, in questa parte del mondo, gli Stati Uniti, che sono stati in grado di implementare pacchetti fiscali e monetari piuttosto importanti per difendersi", ha detto Sifon-Arevalo.
"La cosa più importante da osservare in questo contesto sarà la direzione della traiettoria. Se vediamo la traiettoria stabilire un andamento diverso da un punto vista maggiormente strutturale, allora si vedranno dei movimenti (nei rating)".
Un totale di 31 paesi - circa un quarto di tutti quelli per i quali S&P fornisce rating - hanno al momento degli "outlook negativi" sui loro rating, che spesso si traducono in declassamenti.
Tra questi economie grandi come l'Australia, che ha un rating "AAA", l'Italia ed il Messico, con un rating "BBB" e la Spagna con "A". Ma anche un'ondata di nuovi outlook negativi potrebbe essere fonte di preoccupazione in un momento in cui tante tra le maggiori economie stanno sperimentando un ritorno del virus.
"Stiamo esaminando le revisioni. Adesso e nell'arco dei prossimi mesi continueremo a farlo", ha detto Sifon-Arevalo.
"Direi che inizialmente ci sarà un cambio di outlook. E ci saranno quelli che ne usciranno e torneranno a "stabile" (in termini di outlook) in un paio di anni".
"Ma ci saranno anche quelli che non torneranno a "stabile" e che continueranno a scendere nella scala dei rating".
(Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Maria Pia Quaglia)
Scritto da: Reuters
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