ESCLUSIVA-Oms, Covax a rischio, paesi poveri potenzialmente senza vaccini fino a 2024

Reuters

Pubblicato 16.12.2020 15:16

di Francesco Guarascio

BRUXELLES (Reuters) - Covax, programma mondiale per la distribuzione di vaccini per il Covid-19 ai paesi più poveri, vede un rischio "molto alto" di fallimento, lasciando quindi potenzialmente nazioni abitate da miliardi di persone senza accesso al vaccino fino al 2024.

Lo mostrano dei documenti interni Covax consultati da Reuters.

Il programma dell'Organizzazione mondiale della Sanità è il più importante schema di vaccinazione contro il coronavirus a livello mondiale per paesi a basso e medio reddito.

Punta a distribuire fino a 2 miliardi di dosi del vaccino entro la fine del 2021, per coprire circa il 20% delle persone più vulnerabili in 91 paesi a basso e medio reddito, principalmente in Africa, in Asia e in America Latina.

Tuttavia, secondo quanto visto da Reuters nei documenti interni, i promotori dello schema sostengono che il programma è minacciato da una carenza di fondi, rischi d'approvvigionamento e complessi accordi contrattuali.

Questi elementi potrebbero rendere impossibile il raggiungimento degli obiettivi dello schema.

"Il rischio di fallire nello stabilire un efficace strumento Covax è molto alto", si legge nell'analisi interna indirizzata all'amministrazione di Gavi, un'alleanza di governi, gruppi farmaceutici, benefattori e organizzazioni internazionali incaricate della gestione delle campagne di vaccinazione a livello globale.

Gavi è a capo del progetto Covax, insieme all'Oms.

L'analisi e gli altri documenti preparati da Gavi saranno discussi durante le riunioni amministrative dell'alleanza, tra il 15 e il 17 dicembre.

Il fallimento del programma potrebbe lasciare i cittadini di nazioni povere senza accesso ai vaccini per il Covid-19 fino al 2024, si legge in uno dei documenti.

Il rischio di fallimento è più alto poiché il programma è stato stabilito molto velocemente, operando in "territori inesplorati", secondo l'analisi.

"L'attuale esposizione al rischio è considerata superiore all'appetito al rischio, finché non ci sarà una totale chiarezza sulle dimensioni dei rischi e sulle possibilità per mitigarli", si legge.

"Di conseguenza richiede forti sforzi di mitigazione per contenere il rischio entro l'appetito al rischio".