Francia e Olanda contro le Big Tech: proposte norme UE più severe

Investing.com

Pubblicato 15.10.2020 14:14

Di Mauro Speranza

Investing.com – La Francia e l’Olanda avrebbero proposto alla Commissione europea alcune misure per ridurre il potere delle grandi aziende tecnologiche in Europa, controllando la posizione di mercato di aziende come Amazon (NASDAQ:AMZN), Apple (NASDAQ:AAPL), Facebook (NASDAQ:FB), Google (NASDAQ:GOOGL) e Microsoft (NASDAQ:MSFT).

Tra le misure proposte, scrive il Financial Times, ci sono l'obbligo per Facebook e Apple di consentire ai propri utenti di portare i propri dati privati su altre piattaforme, o il divieto per Google di promuovere i propri servizi prima di quelli delle aziende concorrenti.

Inoltre, "dividere le grandi aziende può essere una possibilità", spiegava il segretario di stato olandese per gli affari digitali, Mona Keijzer, che recentemente ha affermato che le normative dovrebbero evitare che qualsiasi azienda diventi "troppo grande".

La sua controparte francese ha ammesso che l'ipotesi di dividere le grandi aziende, è "sul tavolo", ma si tratta “dell'ultima risorsa", ha aggiunto Cédric O, il quale ha ammesso che Francia e Paesi Bassi hanno avuto "posizioni diverse" fino ad oggi, ma ora si trovano ad affrontare "un interesse comune", sia dal punto di vista della "sovranità" che da quello della "concorrenza" tra aziende tecnologiche, ha detto il FT.

"La nostra ambizione comune è quella di progettare un quadro che sia abbastanza efficiente per affrontare l'impronta economica di tali attori sull'economia europea e per essere in grado di 'aprirli'", spiegava Cédric O, il segretario di stato per la transizione digitale in Francia, in un comunicato.

"L'accesso ai dati, ai servizi, l'interoperabilità... sono strumenti efficienti che dovremmo essere in grado di utilizzare, con un approccio su misura, per affrontare la preclusione dell’ingresso nel mercato e garantire la libertà di scelta dei consumatori", ha aggiunto.

h2 L’attività dell’Unione europea in tema di regolamentazione/h2

L'UE, probabilmente in prima linea nella regolamentazione di questo spazio, ha intensificato i colloqui sulle Big Tech e sul panorama competitivo negli ultimi 12 mesi. Oltre a portare avanti le indagini antitrust su alcune delle maggiori imprese, la Commissione sta anche lavorando sulle norme di protezione dei dati.

Il team supervisionato da Margrethe Vestager, responsabile della politica di concorrenza per l'UE, dovrà presentare una proposta su un nuovo strumento che permetterà all'istituzione di avere maggiori poteri nella supervisione dell'economia digitale entro la fine dell'anno.

"La Commissione sta valutando come migliorare il funzionamento dei mercati digitali utilizzando gli spunti raccolti durante queste consultazioni (pubbliche)", ha dichiarato lunedì alla CNBC un portavoce dell'istituzione.

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"La Commissione sta finalizzando il più ampio processo di raccolta delle prove e rimane impegnata a presentare proposte legislative entro la fine del 2020", ha detto il portavoce. Ogni nuova proposta dovrà essere approvata dai 27 governi dell'UE e dal Parlamento europeo.

Agli occhi dei governi francese e olandese, l'UE dovrebbe impedire che queste imprese favoriscano i propri servizi a scapito di altre imprese e imporre l'obbligo di condividere dati specifici.

Anche se il processo legislativo non è terminato, la Commissione europea ha confermato che non si rivolgerà a specifiche aziende con il suo lavoro.

Chiariamo che non è o sarà redatta alcuna "hit list di aziende". Stiamo lavorando sulla base di criteri che permetteranno di definire in modo obiettivo chi sono i gatekeeper. La Commissione non fa una legislazione che si rivolge alle singole aziende", ha dichiarato lo stesso portavoce alla CNBC.

 

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