Ftse, Wall Street, spread, beni rifugio, Bitcoin: non si salva nessuno

Investing.com

Pubblicato 12.03.2020 15:28

Di Mauro Speranza

Investing.com – La Banca centrale europea delude le attese e i mercati passano dalla tempesta perfetta al terremoto.

Le vendite, infatti, non risparmiano nessuno e se il rosso diventa più intenso nell'azionario rispetto a questa mattina, le vendite si scatenano su tutti i settori.

A differenza di quanto fatto da Bank of England e Fed, La Banca centrale europea ha scelto di lasciare invariati i tassi, ampliando però gli acquisti del programma di Quantitative Easing, con un piano di acquisti netti aggiuntivi di 120 miliardi di euro entro la fine dell'anno. Misure che non solo non invertono il corso della giornata dei listini, ma peggiorano la situazione.

La pioggia di vendite colpisce l'Ibex 35 con un -11%, seguito dal Ftse Mib e dal Cac 40 con un crollo del 10%, mentre il Dax e il Ftse 100 scendono del 10%.

A Milano lo spread supera quota 220 punti e i titoli italiani di stato a 10 anni aumentano del 56%, con il tasso che sale all'1,80%.

Tra i titoli peggiori del Ftse Mib troviamo Atlantia (MI:ATL) (-16%), particolarmente colpita dall'impatto delle misure messe in atto dal governo che incideranno sugli incassi delle autostrade.

Flessioni a doppia cifra anche per moli altri titoli delle blue chips di Piazza Affari, come Leonardo (MI:LDOF), Ubi Banca (MI:UBI), Telecom Italia (MI:TLIT), Amplifon (MI:AMPF), Juventus (MI:JUVE), Unicredit (MI:CRDI), Nexi (MI:NEXII), Intesa Sanpaolo (MI:ISP), Mediobanca (MI:MDBI), Bper (MI:EMII) e Campari (MI:CPRI).

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

A Wall Street stessa musica: cedono infatti più del 6% il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P 500, rafforzando la fase orso degli indici americani.

h2 Le materie prime e i beni rifugio/h2

Accelera, inoltre, il crollo del greggio che scende a 30 dollari, con il Brent sulla stessa scia, scambiato a 33 dollari al barile.

Non si salvano i beni rifugio, compreso il 'porto sicuro' per eccellenza, ovvero l'oro, che scende sotto quota 1.600 (-4%). Anche i buoni del Tesoro USA a dieci anni reagiscono e scendono sotto il tasso dello 0,7%, rappresentando così il vero rifugio di questo momento.

Per quanto riguarda le valute rifugio, poco mossi lo yen giapponese e il franco svizzero verso il dollaro, mentre l'euro scende verso il dollaro, con la coppia EUR/USD scambiata a quota 1,11.

Scivolone improvviso, infine, anche per il Bitcoin che cede oltre il 20% e si porta intorno a quota 6 mila dollari, ai mini dall'aprile 2019.

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche