Governo pensa a Btp "made in Italy" per compensare la fine del QE della Bce

Investing.com  |  Autore Alessandro Albano

Pubblicato 13.12.2022 09:48

Aggiornato 13.12.2022 10:26

Di Alessandro Albano 

Investing.com - Debito pubblico made in Italy. A questo sta pensando il governo Meloni che, stando a quanto dichiarato recentemente dei diversi rappresentanti, ha l'obiettivo di convogliare il risparmio dei cittadini italiani verso l'acquisto del debito nazionale tramite la partecipazione alle emissioni obbligazionarie. 

L'idea di promuovere emissioni retail non è nuova, viste le esperienze passate di Btp Italia e Btp Futura promosse dal precedente governo Draghi che hanno raccolto un forte interesse da parte dei risparmiatori, ma l'attuale esecutivo vorrebbe spingersi oltre.

Citato dall'agenzia RadioCor de Il Sole 24 Ore (BIT:S24), Davide Iacovoni, responsabile della Direzione Debito Pubblico presso il Mef, ha affermato che "sarà importante ricomporre la base di investitori con l’uscita dal Quantitative Easing (QE) nei prossimi mesi”, e che l'esecutivo sta lavorando "sia come prodotti, che come metodologie di emissione, per poter ulteriormente incrementare la base retail e sarà un aspetto su cui l’interazione con le agenzie di rating sarà importante”.

Frasi che seguono quanto scritto pochi giorni fa da La Repubblica, che ha menzionato l'idea del Tesoro di lanciare un BTP autarchico, cioè uno strumento riservato solo ai cittadini italiani con importanti vantaggi fiscali simili a quelli dei piani individuali di risparmio e zero tassazione sui redditi da capitale. 

Al quotidiano, il parlamentare leghista Giulio Centemero ha confermato la strada che sta percorrendo la maggioranza spiegando che lo scopo è "portare i cittadini a investire, basti pensare che sui conti correnti il contante è pari a sette volte il Pnrr: se si riuscisse a convogliarne anche la metà sull’economia reale l’effetto sarebbe enorme”.

Ricordiamo che, con un debito pubblico di oltre 2.740 miliardi di euro a settembre secondo le stime della Mazziero Research, la BCE ne detiene 446 miliardi all'interno del solo programma PSPP (public sector purchase programme) a cui si devono aggiungere i 287 miliardi acquistati all'interno del programma pandemico e ancora nel bilancio di Francoforte. 

La banca centrale ha annunciato lo scorso marzo la fine degli acquisti di bond del programma Pepp e successivamente dell'App come parte della normalizzazione di politica monetaria che ha visto l'istituto alzare i tassi fino al 2% (con prossima decisione attesa per giovedì), con riduzione del bilancio (quantitative tightening) prevista per l'inizio del prossimo anno secondo quanto dichiarato recentemente da diversi policymaker. 

Stando ad una ricerca della Fabi dello scorso agosto, secondo la quale la liquidità resta "la forma preferita di allocazione del risparmio" degli italiani, la ricchezza finanziaria del Paese a fine 2021 ha supera quotato 5.256 miliardi, con un aumento di quasi 1.700 miliardi nell'ultimo decennio.

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