Governo taglia stime crescita su guerra Ucraina, conferma target deficit - bozza

Reuters

Pubblicato 06.04.2022 15:19

Aggiornato 06.04.2022 16:36

ROMA (Reuters) -Complice l'impatto negativo della guerra in Ucraina, il governo ha tagliato le stime di crescita per quest'anno e il prossimo pur confermando l'obiettivo di deficit al 5,6% del Pil nel 2022, secondo una bozza del Def vista da Reuters.

Il Documento di economia e finanza (Def) annuale del Tesoro prevede che il prodotto interno lordo crescerà nel 2022 del 3,1%, in calo rispetto alla stima del 4,7% dello scorso autunno.

Nel 2023, il Pil dovrebbe crescere di circa il 2,4%, in calo dal precedente obiettivo del 2,8%.

Il quadro macroeconomico a legislazione vigente assume una riduzione del Pil nel primo trimestre, cui seguirà un recupero a partire dal secondo.

"Le prospettive economiche, condizionate negli ultimi due anni dall’andamento della pandemia, sono ora segnate dall’incertezza sull’evoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina e dal conseguente aumento dei prezzi delle materie prime e dalle oscillazioni osservate nei mercati finanziari", avverte il Tesoro nel Def.

Nello scenario più sfavorevole, che ipotizza significative carenze di gas in Italia ed Europa nei prossimi mesi, la crescita del Pil in termini reali sarebbe pari allo 0,6% nel 2022 e allo 0,4% nel 2023.

I nuovi target saranno ufficializzati in serata dal governo al termine del consiglio dei ministri.

Il rapporto debito/Pil è indicato al 147% quest'anno, in calo dal precedente 149,4%, e al 145,2% nel 2023.

A fronte del 5,6% programmatico, l'indebitamento tendenziale è stimato al 5,1% del Pil quest'anno, il che libera risorse pari a circa 9,5 miliardi. Di questi, 4,5 serviranno a ripristinare i fondi temporaneamente definanziati a parziale copertura dei primi decreti in materia energetica.