Il profondo rosso sulle borse europee spinge i beni rifugio

Investing.com

Pubblicato 06.03.2020 11:44

Di Mauro Speranza

Investing.com – Ultima seduta settimanale caratterizzata dalle forti vendite nei mercati europei dopo il calo delle borse asiatiche. Perdono oltre il 3% i principali indici quali il Ftse Mib, il Cac 40, l’Ibex 35 e il Dax mentre i future di Wall Street non lasciano presagire una situazione migliore a Wall Street in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti che verranno rilasciati nel primo pomeriggio.

A Milano passa in rosso anche l’unico titolo che aveva aperto in verde, Poste Italiane (MI:PST), dopo la diffusione dei dati relativi al 2019 e l’ottimismo mostrato per il 2020 nonostante l’impatto sui conti che potrebbe arrivare dal coronavirus.

Titolo peggiore tra le blue chips resta Prysmian SpA (MI:PRY), con cali superiori al 10%, nonostante abbia visto un esercizio 2019 caratterizzato da un utile netto quasi quintuplicato e una crescita del 16% del dividendo proposto.

Segue Atlantia (MI:ATL), trascinato in basso anche dalla decisione di Autostrade per l’Italia dopo il rinvio dell’approvazione del bilancio deciso dalla società col fine di valutare i riflessi sulla redazione del progetto di bilancio 2019 della conversione in legge del Decreto Milleproroghe.

Male anche Azimut (MI:AZMT) che oggi bissa il crollo di ieri (-5%), anche questa reduce da un 2019 caratterizzata dal balzo dell’utile netto (+203%) e un dividendo proposto di 1,5 euro.

Rosso fisso anche per gli altri titoli, tra cui si segnalano tra i peggiori Ubi Banca (MI:UBI), STM (PA:STM), Ferragamo (MI:SFER) e Saipme, in calo del 5%, mentre cedono il 4% Pirelli (MI:PIRC), Campari (MI:CPRI), Hera (MI:HRA), Buzzi (MI:BZU), A2A (MI:A2), Banco Bpm (MI:BAMI), Eni (MI:ENI), Tenaris (MI:TENR), Mediobanca (MI:MDBI), Leonardo e Unipol (MI:UNPI).

Vota l’App
Unisciti ai milioni di utenti che utilizzano l’app di Investing.com per restare sempre aggiornati.
Scarica ora

h2 Investitori verso i beni rifugio/h2

Con l’aggravarsi della situazione per il coronavirus negli Stati Uniti, "il focus è tutto concentrato sulla diffusione del coronavirus fuori dalla Cina e non vedremo un assestamento dei mercati finché non sarà raggiunto il picco dell'epidemia", prevede Susan Buckley, strategist di QIC Ltd. che ha in portafoglio oltre 50 miliardi di dollari, parlando a Bloomberg. Poi l'ammissione: "durerà più di quello che la maggior parte di noi si aspettava".

Tra i principali effetti di questa fuga dall’azionario c’è il nuovo rally dell’oro, salito sopra quota 1.680 dollari l’oncia, puntando quota 1.700. Inoltre, crollano i rendimenti dei titoli di stato USA a 10 e a 30, con i primi che proseguono sotto l’1% e i secondi che scendono sotto 1,5%.

In crescita anche le valute rifugio come lo yen giapponese (+1% vs il dollaro) e il franco svizzero (+0,80% vs dollaro), mentre il dollaro resta debole nei confronti dell’euro.

Prosegue, infine, il calo del prezzo del greggio che scende a 43 dollari, seguito dal Brent a 47,70 dollari al barile, attesa delle conclusioni del meeting dell'Opec in corso a Vienna.

Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.

Esci
Sei sicuro di voler uscire?
No
Annulla
Salvare le modifiche