Impennata di PSA e Fiat su voci fusione; snobbata Renault

Investing.com

Pubblicato 30.10.2019 10:19

Aggiornato 30.10.2019 10:30

Di Geoffrey Smith

Investing.com - La conferma delle voci sulla fusione tra la compagnia madre di Peugeot PSA Group (PA:PEUP) e Fiat Chrysler (MI:FCHA) ha fatto schizzare alle stelle entrambi i titoli questo mercoledì, mentre Renault (PA:RENA) registra nuovi ribassi nei timori che sia quella che abbia più da perdere da questa unione.

Alle 5:15 ET (09:00 GMT), FCA (MI:FCHA) schizza dell’8,6% a Milano, rispecchiando i rialzi negli scambi afterhour di ieri a New York. Il titolo di PSA segna un’impennata del 6,3% toccando un nuovo massimo di 11 anni di 27,06 euro.

Al contrario, Renault (PA:RENA) crolla di un altro 3,3% al minimo di sei anni e mezzo, sulla scia di un crescente senso di crisi per la deriva strategica dopo la lite con Nissan sul destino dell’ex presidente Carlos Ghosn. Fiat (MI:FCHA) ha abbandonato un approccio nei confronti di Renault all’inizio dell’anno, lamentandosi dei livelli di interferenza politica da parte del governo francese.

Renault (PA:RENA), costretta ad abbassare le previsioni all’inizio del mese dopo il licenziamento dell’amministratore delegato Thierry Bollore, ha tutti i motivi per essere preoccupata. La mossa creerebbe il secondo principale gruppo automobilistico europeo, dopo Volkswagen (DE:VOWG_p), con un potere di prezzo considerevolmente aumentato sia nei confronti dei fornitori che dei clienti. E PSA, che ha dimostrato di aver fatto meglio di General Motors (NYSE:GM) per quasi 20 anni rendendo redditizia Opel, ha dato prova di poter gestire accordi grandi e complessi nel modo giusto (nonostante il piccolo disastro in Cina, dove ha dovuto abbandonare la joint venture con Dongfeng per contenere le perdite).

La necessità di un intervento difficilmente potrebbe essere meno pressante. Stamane Volkswagen (DE:VOWG_p) ha reso noto che si aspetta che i mercati delle auto “in molte regioni del mondo” si ridimensionino più del previsto quest’anno. VW ora prevede che le consegne restino invariate quest’anno, piuttosto che aumentare leggermente, ma in ogni caso ha confermato le previsioni di un aumento dei ricavi fino al 5% e di un margine operativo soggiacente tra il 6,5% ed il 7,5%.

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VW, il gruppo automobilistico più grande del mondo, è in grado di convivere con un nuovo grande rivale. Non si può dire lo stesso di Renault (PA:RENA), che produrrebbe solo la metà delle unità prodotte da una FCA-PSA combinata.

La forza dei numeri di VW viene rispecchiata dal rialzo dello 0,7% del titolo questa mattina, malgrado la prospettiva di un aumento della concorrenza nell’arena europea. E questo in una giornata in cui la maggior parte delle borse europee è in rosso dopo alcuni utili deludenti. Le perdite sono state trainate, e non per la prima volta, da Deutsche Bank (DE:DBKGn), crollata del 6,3% dopo aver riportato una perdita trimestrale maggiore del previsto per oneri di ristrutturazione e trading deludente. Il colosso dei cosmetici L’Oreal (PA:OREP) rappresenta un’eccezione, con risultati straordinari grazie agli storici investimenti in Asia che continuano a dare frutti.

L’Oreal e PSA rendono l’indice francese CAC 40 quello con la performance migliore dei principali mercati, con un rialzo dello 0,1% alle 5:15 ET (09:15 GMT). L’indice britannico FTSE 100 ed il Dax segnano -0,2%, mentre l’indice di riferimento Stoxx 600 è in calo dello 0,1%.

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