In rialzo con WS, bene Iveco, Stm, strappa doValue, venduta Diasorin

Reuters

Pubblicato 13.01.2022 17:45

Aggiornato 13.01.2022 17:56

MILANO (Reuters) - La Borsa di Milano si muove in positivo nel pomeriggio, al traino anche dell'avvio in rialzo di Wall Street dopo i dati sui prezzi alla produzione Usa inferiori alle attese che hanno fatto rientrare i timori su un rialzo dei tassi più rapido del previsto.

"Andamento fiacco e con volumi scarsi", sintetizza un trader.

Intorno alle 16,30 l'indice FTSE Mib è in crescita dello 0,33%. Volumi intorno a 1,7 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

Nel settore bancario tornano gli acquisti su UNICREDIT (MI:CRDI) (+0,6%) all'indomani di un pesante stop (-3,2%) in un mercato scettico sull'opportunità di un'eventuale acquisizione di Otkritie Bank per le incognite in termini di visibilità, execution e rischi geopolitici di un deal sul mercato russo, nonostante gli attraenti rendimenti attesi. "Chi voleva portare a casa i realizzi l'ha fatto e oggi il titolo recupera qualcosa", dice un trader.

Rimanendo sui bancari, poco mossa invece l'altra big INTESA SP (MI:ISP), così come POP SONDRIO dopo lo strappo di ieri in un'ottica di "M&A", mentre sale dell'1,9% BPER (MI:EMII).

Bene la galassia che fa capo agli Agnelli con STELLANTIS in ulteriore crescita del 2,9%, CNH del 2,3%. Prosegue la corsa anche IVECO che mette a segno un +4,9% che si aggiunge al balzo del 5,7% ieri, con gli investitori che si stanno posizionando con maggiore convinzione sul titolo dopo l'andamento contrastante dei primi giorni di quotazione post spinoff da Cnh Industrial (MI:CNHI). Banca Akros rileva che ieri sono stati diffusi i dati sulle immatricolazioni dei trattori a dicembre, ben sopra le attese del broker per il quarto trimestre in Nordamerica: "Notizie moderatamente positive e non scontate", si legge nel daily.

Ben raccolta STM (PA:STM), che avanza del 2,5% sui massimi di seduta, dopo l'avvio della copertura da parte di Credit Suisse con la raccomandazione di "outperform" e prezzo obiettivo a 60 euro da 49,50, "con il consensus che sembra sottostimare la crescita e il potenziale legato ai profitti".

Sul fronte opposto, in deciso calo DIASORIN (-3,34%) a 149 euro, incurante della notizia del lancio di un nuovo test per individuare la variante Omicron nel campo della ricerca, con gli investitori che oramai scommettono sulla fine del virus, proprio grazie alla nuova variante, e quindi a un progressivo venir meno del ricorso ai tamponi. "Il mercato sta già scommettendo sulla fine della pandemia proprio grazie a Omicron e, quindi, Diasorin (MI:DIAS), i cui ricavi sono saliti tanto grazie ai test, ne risente in negativo", rileva un trader.